Page 124 - La Grande Guerra segreta sul fronte Italiano (1915-1918) - La Communication Intelligence per il Servizio Informazioni
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LA GRANDE GUERRA SEGRETA SUL FRONTE ITALIANO (1915 – 1918)




                     spiega anche come spesso si susseguano, a breve intervallo di tempo, notizie assolutamente
                     opposte, oggi, ad esempio, di imminente offensiva nemica in una data direzione, domani di
                     assoluta difensiva e così via. Il pensiero di questo Comando sulla situazione complessiva
                     è, invece, rappresentato dal bollettino giornaliero sulle forze e sulla situazione avversaria,
                     compilato dall’Ufficio Situazione ed Operazioni di Guerra, che giornalmente viene trasmes-
                     so ai comandi dipendenti. In questo documento è rappresentata la situazione generale quale
                     risulta dalle notizie dell’Ufficio Informazioni opportunamente vagliate, non solo, ma anche
                     dalla disponibilità di forze dell’avversario, risultanti dalla situazione sulle altre fronti in cui
                     è impegnato, e soprattutto dallo studio continuo delle sue condizioni militari e delle sue
                     risorse.
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               Ciò nonostante, il problema non si risolse, come testimoniò il generale Garruccio, responsabile
               dell’Ufficio I, alla Commissione d’inchiesta su Caporetto:


                     Circa i rapporti tra l’Ufficio I e l’Ufficio Situazione, quest’ultimo non si era mai voluto
                     adattare a ricevere interamente dal primo tutti gli elementi di cui abbisognava per il disim-
                     pegno del suo compito di mantenere il Capo di Stato Maggiore continuamente in corrente
                     della situazione delle forze nemiche […]. Perciò aveva organizzato un altro suo vero e
                     proprio ma irregolare servizio informazioni; che tendeva a sovrapporsi a quello organiz-
                     zato regolarmente dal mio ufficio. All’uopo si era fatto riconoscere il diritto di precedenza
                     nell’interrogare prigionieri e disertori; aveva, per mezzo dei suoi ufficiali di collegamento,
                     istituzione non da me solo ritenuta più pericolosa che utile, spinto tentacoli negli uffici in-
                     formazioni d’armata da me dipendenti; monopolizzava i rapporti dei nostri addetti militari
                     all’estero, che continuavano, come in tempo di pace, ad affluire, con ritardi notevolissimi
                     per la difficoltà di comunicazioni, al Capo del Reparto Operazioni e dei quali, soltanto in
                     seguito a mie ripetute insistenze, io riuscii ad avere postuma conoscenza; e mandava persino
                     all’estero suoi agenti ed emissari diretti. Se il doppio lavoro di raccolta di notizie militari
                     avesse raddoppiato o almeno aumentato il rendimento totale del Servizio, nulla certamente
                     vi sarebbe stato da obiettare da parte mia. Ma purtroppo, quel doppio lavoro si traduceva
                     invece in una diminuzione del rendimento totale, perché dava luogo alla raccolta di notizie
                     diverse o persino contraddittorie sullo stesso oggetto e l’Ufficio Situazione o era costretto a
                     non tener conto delle une e delle altre, oppure, per non rimanere completamente all’oscuro
                     su particolari talora interessantissimi, si trovava nella necessità di optare per le uno o per le
                     altre.. […] L’Ufficio concorrente riuscì sempre a far prevalere i suoi punti di vista, mercé
                     soprattutto i più frequenti e diretti contatti che, per il carattere specifico delle sue funzioni,
                     poteva mantenere con la Segreteria del Capo di Stato Maggiore e con questo in persona.
                     Così, soltanto dopo un anno circa di difficoltà e di contrasti, mi riuscì di far adottare un si-
                     stema più razionale di ripartizione dei compiti fra i due Uffici, tale cioè che questi potessero
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                     completarsi vicendevolmente, anziché continuare a sovrapporsi e compenetrarsi.
               iL riordinamento deL servizio informazioni
               Nell’ottobre 1916, il settore Informativo dell’Esercito venne completamente riordinato e suddi-
               viso in due parti. Una per la zona di guerra, affidata all’Ufficio Situazione ed Operazioni di Guer-
               ra del Comando Supremo, che inglobò le prime due sezioni dell’Ufficio Informazioni  avente alle
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               dipendenze tecniche gli uffici informazioni delle armate, poi denominati uffici I.T.O. (Informazioni
               Truppe Operanti) e l’altra, per le retrovie ed all’estero, affidata all’Ufficio Informazioni, trasforma-

               5   Circolare n. 2456 in data 23 febbraio 1916, Informazioni e situazione, Comando Supremo – Ufficio Situazione ed Opera-
               zioni di Guerra, AUSSME, fondo F-1 Comando Supremo – vari uffici, busta 107.
               6   Verbale di interrogatorio del generale Giovanni Garruccio alla Commissione d’Inchiesta, AUSSME, fondo H-4 Commis-
               sione d’Inchiesta di Caporetto, busta 30.
               7   Le due Sezioni Informazioni dell’Ufficio I, riunite in una sola, continuano a ricevere tutte le notizie militari o politico-mi-
               litari raccolte dal servizio, ma passano alla diretta dipendenza del Capo dell’Ufficio Situazione e Operazioni di Guerra.

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