Page 128 - La Grande Guerra segreta sul fronte Italiano (1915-1918) - La Communication Intelligence per il Servizio Informazioni
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LA GRANDE GUERRA SEGRETA SUL FRONTE ITALIANO (1915 – 1918)




               reggimento di prima linea e dai comandi genio, artiglieria e fanteria della zona.  Il centro informa-
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               zioni di corpo d’armata, comandato da un ufficiale inferiore,  doveva riunire tutti gli indizi forniti
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               dai “centri raccolta” dipendenti, analizzarli, valorizzarli, armonizzarli con la situazione generale al
               fine di fornire giornalmente al comando presso cui operava una situazione esatta e dettagliata delle
               forze, lavori e intenzioni nemiche. L’ufficio informazioni d’armata partecipava ai dipendenti centri
               informazione e di raccolta i risultati riassuntivi del lavoro per mezzo di: monografie, descrizioni di
               lavori del nemico e segnatamente delle sue organizzazioni difensive, bollettini d’informazioni quin-
               dicinali, bollettini sulla situazione delle artiglierie nemiche, notiziari su argomenti vari.
               Oltre al lavoro in campo tattico, gli uffici d’armata si arrogarono anche il compito di operare in
               campo strategico, mantenendo reti di informatori nelle retrovie lontane nemiche, con l’evidente
               consenso del Comando Supremo:


                     L’ufficio informazioni d’armata cercherà sempre di essere in grado di valutare esattamente
                     la situazione e le intenzioni nemiche nel campo strategico, il centro informazioni dovrà
                     avere la stessa possibilità nel campo tattico: entrambi compiranno con lo stesso metodo lo
                     stesso lavoro: per tutta la fronte dell’armata, l’ufficio informazioni; per tutta la fronte del
                     corpo d’armata, il centro informazioni. 18

               Il Comando Supremo, soprattutto nel periodo di Cadorna, lasciò ampia libertà ai comandi d’ar-
               mata di organizzare e strutturare i propri uffici informazioni, che finirono per adottare anche
               terminologie e procedure alquanto diverse da armata ad armata. Così, ad esempio, la 3ª Armata,
               fino al 1918, chiamò sezione invece di ufficio la propria cellula informazioni, che si articolò in
               modo alquanto diverso dall’Ufficio Informazioni della 1ª Armata sopra sommariamente descrit-
               to. La sezione informazioni della 3  Armata comprendeva, infatti, un ufficio centrale e organi
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               distaccati presso le truppe in linea.  Nel testo a stampa Ordinamento e funzionamento della
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               sezione II (Informazioni) dell’aprile 1917, riportato nell’Annesso C, il comando della 3  Armata
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               illustrò l’attività dei diversi organi della propria Sezione Informazioni.


               5.2 LA CRISI  DEL SERVIzIO INFORMAzIONI


               un’offensiva nemica inesistente
               La cospicua documentazione prodotta dall’Ufficio e poi dal Servizio Informazioni, proveniente
               in gran parte da agenti all’estero, mostrava di norma una scarsa attendibilità, riportando sovente
               le notizie più fantasiose, come lo spostamento di truppe turche o bulgare al fronte italiano. Era
               difficile poter discernere, tra la massa di notizie raccolte, quelle più credibili e veritiere per cui ci
               si affidava più alla serietà ed alla presunta autorevolezza della fonte informativa, che all’esame
               del contenuto delle notizie da essa fornite.


               16   Foglio n. 516 in data 4 gennaio 1917, Riorganizzazione del servizio informazioni, comando della 1ª Armata – ufficio
               informazioni, AUSSME, fondo F-1 Comando Supremo – vari uffici. Il documento conteneva anche dettagliate disposizioni
               sul servizio delle intercettazioni telefoniche e quello degli osservatori di gruppo d’artiglieria. L’ufficio informazioni della 1ª
               Armata compilò entro il maggio 1916 sei monografie dei territori di rispettiva competenza, alla cui stesura partecipò anche
               la MOVM ten. Cesare Battisti.
               17   L’Ufficiale era coadiuvato da tre interpreti, un disegnatore, uno scritturale ed un motociclista. Il centro di raccolta divisio-
               nale o di settore aveva identico organico del centro informazioni con in più tre soldati addetti ai collegamenti
               18   Foglio n.516, op. cit.
               19   L’ufficio centrale era diviso in: reparto segreteria, reparto situazione truppe, reparto situazione artiglierie e ricerca obiet-
               tivi di tiro, reparto intercettazioni telefoniche, reparto interpretazione fotografie aeree, reparto traduttori ed interpreti (vedi
               annessi C). Gli organi staccati erano composti da: centri di raccolta informazioni, presso i comandi di corpo d’armata ed i
               campi concentramento prigionieri; centri intercettazioni telefoniche; squadra fotografica

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