Page 130 - La Grande Guerra segreta sul fronte Italiano (1915-1918) - La Communication Intelligence per il Servizio Informazioni
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LA GRANDE GUERRA SEGRETA SUL FRONTE ITALIANO (1915 – 1918)




               senza contare poi i documenti del servizio di spionaggio». 23
               All’azione partecipò anche il tenente Ugo Cappelletti del Servizio I dell’Esercito, ma, il materia-
               le catturato non venne trasmesso in copia al Centro informazioni di Berna, destando lo scontento
               dei responsabili del Centro che, a quanto pare reagirono in modo scorretto, sottolineato in una
               lettera del Capo di Stato Maggiore Ammiraglio Paolo Thaon de Revel a Cadorna:


                     In occasione del recente scasso avvenuto negli uffici del consolato austro-ungarico di zu-
                     rigo, mi risulta che la condotta di alcuni ufficiali addetti al Centro informazioni del Regio
                     Esercito di Berna non fu conforme alle esigenze particolari del momento, né ispirata a sen-
                     si di reciproca cooperazione con l’analogo servizio della Marina. Essendo questo ultimo
                     potuto venire in possesso di importanti documenti sottratti alla cassaforte defraudata, era
                     naturale che ne curasse l’immediato e sicuro passaggio dalla Svizzera in Italia nel modo
                     più segreto e rapido possibile. Mi risulta che il sig. maggiore Marchetti Bastianini ed il sig.
                     capitano Moriondi hanno, con inopportune e non celate indagini, destato curiosità, sospetti
                     e dicerie che conveniva evitare; e che con interrogatori di persone estranee, e con discorsi ad
                     alta voce hanno creato non lievi imbarazzi al Servizio Informazioni Marina, confermando
                     così, anche in questa occasione, una linea di condotta poco riguardosa che già da tempo mi
                     era stata segnalata e che turba la perfetta armonia del comune lavoro, che da due organismi
                     affini debbono svolgere a favore della stessa causa.
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               La rimozione deL capo servizio informazioni
               La riforma del servizio informazioni dell’ottobre 1916 era venuta incontro sia all’esigenze di
               Cadorna di migliorare il rendimento dell’Ufficio Situazione, potenziato con nuovo personale
               ben rodato e specializzato, sia a quelle di Garruccio e del Sottocapo di Stato Maggiore, generale
               Carlo Porro, da cui l’Ufficio Informazioni dipese direttamente dal maggio 1915, che mostravano
               una certa propensione ad interessarsi di affari di politica interna.
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               Nella decisione del Comando Supremo di privilegiare le funzioni dell’Ufficio Situazione a sca-
               pito di quelle dell’Ufficio I nel campo della ricerca d’informazioni sulla preparazione dell’appa-
               recchio militare nemico, influì senza dubbio la scarsa opinione che aveva Cadorna nelle capacità
               e nei risultati esibiti da quest’ultimo Tuttavia, la destituzione di Garruccio dipese principalmen-
               te dalla accennata propensione ad occuparsi di affari politici, come Cadorna testimoniò alla






               23  M. Ronge, Spionaggio, op. cit., p.293
               24   Lettera n. 33 in data 12 marzo 1917, Comunicazioni, Ufficio del Capo di Stato Maggiore della Marina – Reparto IV, AUS-
               SME, E-2 Comando Corpo di Stato Maggiore – carteggio guerra mondiale. Sorsero poi ulteriori malintesi tra Cadorna e
               Thaon de Revel e i rapporti tra le organizzazioni informative della Marina e dell’Esercito in Svizzera continuarono ad esse-
               re improntati a scarsa collaborazione, anche se nel settembre 1917, la Sezione R informò il generale Porro che: «L’equivoco
               è stato chiarito e la migliore cordialità è tornata fra il Servizio della Marina e il nostro, rimanendo intesi che ciascuno dei
               dipendenti Centri di Berna corrisponderà con gli organi analoghi dei servizi alleati e riceverà da essi comunicazione diretta
               delle notizie di propria competenza, notizie che i suddetti centri si riserveranno di scambiarsi reciprocamente qualora le
               riconoscessero di comune interesse». (promemoria 9428/S in data 25 settembre 1917 del Servizio Informazioni – Sezione
               R, AUSSME, fondo F-17 Ufficio R e Ufficio I).
               25   Odoardo Marchetti accenna “allo sviluppo sempre crescente del ramo di informazioni politiche del Servizio I” che “ri-
               spondeva in parte al carattere del Capo Servizio. […] La politica interna, di apparenza più facile da trattarsi, attirò maggior-
               mente il Capo Servizio, che si proponeva di tenere il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito al corrente dei maneggi, che si
               tramavano pure ai suoi danni, e fin dove era possibile, di alimentare una campagna in suo favore” (Odoardo Marchetti, op.
               cit., pp. 174-175). Il generale Garruccio, dopo essere stato destinato nel settembre 1917 al comando di una brigata, fu messo
               a disposizione della Presidenza del Consiglio per costituire un ufficio centrale politico-militare di informazioni, che ben
               presto entrò in urto col Servizio Informazioni militare, retto dal suo sostituto Odoardo Marchetti. Anche Tullio Marchetti,
               nelle sue memorie, ha parlato male di Garruccio, nonché di Odoardo.

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