Page 134 - La Grande Guerra segreta sul fronte Italiano (1915-1918) - La Communication Intelligence per il Servizio Informazioni
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LA GRANDE GUERRA SEGRETA SUL FRONTE ITALIANO (1915 – 1918)




               offensivi del nemico sono avvalorati da molteplici deposizioni che riflettono movimenti truppe
               e artiglierie nelle stazioni e nelle retrovie austriache, notizie queste in parte confermate dalle
               osservazioni fatte dai nostri osservatori.»  Il 20 ottobre risultò evidente che il gran numero dei
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               disertori provenienti dalla zona di Tolmino era determinato «dall’imminenza dell’offensiva sulla
               quale danno le seguenti informazioni: l’urto principale avverrebbe nella piana di Tolmino, come
               proverebbe il gran numero di artiglierie e bombarde ivi postate.»
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               Alla fine della seconda decade di ottobre l’offensiva austro-tedesca si manifestò assolutamente
               certa. La presenza di truppe germaniche alla nostra fronte venne constatata non soltanto da con-
               cordi informazioni di prigionieri e disertori, ma anche da documenti rinvenuti sui cadaveri di un
               soldato prussiano pescato nell’Isonzo e di due aviatori pure prussiani abbattuti nel cielo di Auzza.
               Due tenenti austriaci di nazionalità romena comandanti di compagnia disertati dal IV/37, il 20
               ottobre, consegnarono documenti ufficiali da cui risultava, anche nel dettaglio, l’azione che gli
               austro-tedeschi andavano preparando. «Gli stessi documenti confermavano nettamente il settore
               prescelto dal nemico per l’attacco, gli obiettivi che esso si proponeva di raggiungere, le forze
               che sarebbero state impiegate e la data approssimativa dell’inizio dell’azione, quali erano già
               da tempo risultati a questo Ufficio da interrogatori di prigionieri e disertori, confermata anche
               dall’interpretazione di dispacci nemici intercettati specialmente dalle nostre stazioni IT del set-
               tore Rombon-Tolmino».
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               Nell’imminenza dell’attacco, il comando del VI Corpo d’armata avvisò le proprie truppe che:
               «Da indizi raccolti risulta quasi certo che domani attacco nemico di cui notiziari 2417 e 2420
               del 21 ottobre. Tiro nemico con proiettili asfissianti si inizierà forse alle ore 2 di stanotte conti-
               nuando 4 ore circa. Seguirà domattina tiro tambureggiante e poi assalto.»  Un dispaccio simile
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               fu emanato dal comando del IV Corpo d’armata: «I bollettini del comando d’armata confermano
               le previsioni dell’attacco e rivelano le intenzioni del nemico. Ci dobbiamo attendere l’attacco da
               questa notte. Sembra che il nemico fondi le sue speranze sopra una intensa preparazione di tiro
               a gas di notte dalle ore 2 alle 6: un successivo tiro di bombardamento di un’ora e mezza, indi
               l’attacco delle fanterie.»
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               Sempre il 22 ottobre l’ufficio informazioni della 4ª Armata diramò un bollettino che in premessa
               riportava: «Secondo informazioni provenienti da fonte provata sarebbe imminente, tempo e cir-
               costanze non ostacolando, un complesso di piccole azioni locali su tutta la fronte dello scacchie-
               re tirolese-tridentino e della valle del Gail, a scopo dimostrativo ed impegnativo, che dovrebbe
               integrarsi con una grande offensiva sulla fronte dell’Isonzo, grande offensiva che si proporrebbe
               il duplice scopo di rialzare il morale delle popolazioni austriache e di influenzare quello delle
               popolazioni e dei partiti italiani in guisa da sospingerli a quel traguardo della rivoluzione che,
               date la situazione generale politico-militare e la stagione, sembra essere l’obiettivo fondamenta-
               le della strategia nemica nei riflessi dell’Italia.»
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               35   Telegramma n. 4785 in data 9 ottobre 1917 del comando 2ª Armata, AUSSME, fondo B-1 Diari prima guerra mondiale.
               36   Notiziario n. 2413 in data 20 ottobre 1917, Stralcio delle informazioni più importanti delle ultime 24 ore, comando 2ª
               Armata – sezione informazioni, AUSSME, fondo E-2 Comando Corpo di Stato Maggiore – carteggio guerra mondiale.
               37   Notizie sull’offensiva austro-tedesca dall’Isonzo alla Piave, comando 2ª Armata – sezione informazioni, AUSSME,
               fondo E-2 Comando Corpo di Stato Maggiore – Carteggio guerra mondiale, busta 28.
               38   Telegramma n. 4693 in data 22 ottobre 1917 del comando VI Corpo d’armata, AUSSME, fondo B-1 Diari prima guerra
               mondiale. I notiziari 2417 e 2420 della sezione informazioni del Comando 2ª Armata, insieme al 2418, si riferivano alle
               deposizioni di ufficiali disertori romeni e boemi che avevano consegnato agli italiani carte e documenti sul piano d’azione
               nemico.
               39   Telegramma n. 6130 in data 22 ottobre 1917 del comando IV Corpo d’armata, AUSSME, fondo B-1 Diari prima guerra
               mondiale.
               40   Bollettino n. 1225 in data 22 ottobre 1917, Relazione periodica informativa, comando della 4ª Armata – Ufficio I, AUSSME,
               fondo B-1 Diari prima guerra mondiale. Il 10 ottobre anche la 3ª Armata in base a discussioni avvenute tra ufficiali prigionieri
               riferì che: «Nessuno mette in dubbio una prossima offensiva austriaca di vaste proporzioni; è molto radicata la convinzione che
               vi debbono partecipare contingenti germanici, ma non vi sono informazioni sicure sull’entità dei contingenti» (telegramma n.

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