Page 153 - La Grande Guerra segreta sul fronte Italiano (1915-1918) - La Communication Intelligence per il Servizio Informazioni
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CAPITOLO QUINTO




                  si ricorse anche a militari cecoslovacchi che indossavano le vecchie uniformi austro-ungariche. 96
                  L’attività del Servizio Informazioni nel campo di forme di guerra non convenzionale si risolse, in
                  pratica in missioni di sabotaggio e disturbo nelle retrovie nemiche, che dimostrarono, però, dal
                  punto di vista concettuale, la larghezza di vedute raggiunta dai vertici militari italiani nel 1918.
                  In tal senso è interessante il dibattito interno al Servizio Informazioni sviluppatosi all’epoca tra le
                  posizioni del Capo Servizio favorevole all’impiego di piccoli nuclei di agenti speciali che doveva-
                  no agire in stretta cooperazione con le forze regolari, creando disordine alle spalle del nemico,
                                                                                                         97
                  e quella sostenuta dai colonnelli Ercole Smaniotto e Amelio Dupont, capi degli uffici I rispettiva-
                  mente della 3ª ed 8ª Armata, propensi all’organizzazione di bande partigiane reclutate fra i prigio-
                  nieri di guerra da far evadere dai campi di concentramento austriaci del Veneto e la popolazione
                  civile, le quali, al comando di agenti appositamente infiltrati, avrebbero condotto operazioni di
                  guerriglia su larga scala.  Quest’ultima posizione risentiva profondamente della guerra di popolo
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                  d’impostazione rinascimentale e garibaldina e si contrapponeva alla prima, che si limitava, forse
                  più realisticamente, a sostenere l’impiego di veri e propri reparti speciali. 99







































                  5.12 Volontari veneti che nell’autunno del 1918 svolgevano azioni di guerriglia dietro le linee austroungariche





                  96   Cesare Pettorelli Lalatta, I.T.O., op. cit., p. 277.
                  97   Foglio n. 11089/A in data 20 agosto 1918 del Comando Supremo – Servizio Informazioni, AUSSME, fondo L-3 Studi
                  particolari, busta 166.
                  98   Promemoria n. 1607 in data 16 agosto 1918, Circa una possibile organizzazione di moti insurrezionali nei territori
                  invasi, comando 8ª Armata – ufficio informazioni; promemoria in data 6 settembre 1918, Disegno per l’organizzazione
                  della guerriglia nei territori invasi, comando 3ª Armata – ufficio informazioni; relazione in data 4 ottobre 1918, Piano
                  per l’attuazione della guerriglia nei terreni invasi, comando 3ª Armata – ufficio informazioni, AUSSME, fondo L-3 Studi
                  particolari, busta 116.
                  99   Alessandro Gionfrida, Comando Supremo italiano e strategie di guerriglia, “Storia Militare” n. 113 febbraio 2003.


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