Page 160 - La Grande Guerra segreta sul fronte Italiano (1915-1918) - La Communication Intelligence per il Servizio Informazioni
P. 160
LA GRANDE GUERRA SEGRETA SUL FRONTE ITALIANO (1915 – 1918)
accorgimenti, per esempio mediante la posa in scavi molto profondi o la disponibilità di percorsi
alternativi, si può ridurre il rischio di interruzione totale dei collegamenti, concretizzatosi in tutte
le grandi battaglie del conflitto.
Un’altra caratteristica comune a telegrafi e telefoni è la sensibilità ai disturbi provocati per in-
duzione da conduttori d’energia o da o altri circuiti di telecomunicazioni che è poi, insieme alla
dispersione di corrente nel terreno, il meccanismo per il quale queste comunicazioni sono sog-
gette all’intercettazione nemica.
Le comunicazioni telegrafiche, a differenza di quelle telefoniche, richiedono personale specializza-
to e tempi relativamente lunghi per la trasmissione dei messaggi, specie se cifrati. In compenso, i
6.5 Telefoni modello Anzalone (Museo della Comunicazione, Roma)
telegrammi, registrati su nastro di carta, forniscono la documentazione scritta dei dispacci, più diffi-
cilmente contestabile di quella dei fonogrammi. Il tempo richiesto per la trasmissione e le accennate
complicazioni della telegrafia non la rendono idonea all’impiego in prima linea, ma piuttosto per le
comunicazioni a maggiore distanza tra i comandi più elevati fino, al massimo, a livello divisionale.
Anche le comunicazioni telefoniche presentano alcuni inconvenienti perché disturbate dai rumo-
ri dei combattimenti molto di più di quanto accade per la telegrafia registrata e anche, all’epoca
incompatibili con l’impiego delle maschere antigas.
Nonostante gli inconvenienti sopra evidenziati, la praticità d’impiego, la rapidità e l’immedia-
tezza della comunicazione rendono il telefono campale il mezzo di comunicazione di gran lunga
preferito dai combattenti della Grande Guerra. Dalla fig.6.6 risulta che a fine conflitto il numero
di telefoni campali in uso nell’Esercito italiano ammontava a quasi 25.000, a fronte di una ri-
chiesta considerevolmente maggiore, ma non interamente soddisfatta per difficoltà di approvvi-
gionamento dovute a loro volta all’elevata domanda di tutti gli Eserciti dell’Intesa e alla limitata
produzione dell’Industria. Il pur consistente aumento del numero di apparati telegrafici che si
deduce dalla fig.6.6, non è comparabile con quello dei telefoni, a causa della utilizzazione del
primo di questi mezzi limitata, come si è detto, agli alti comandi.
Il diverso impiego delle comunicazioni telegrafiche e telefoniche, durante il conflitto, determi-
nerà per queste ultime una maggiore vulnerabilità alle intercettazioni che, avendo un raggio di
azione di pochi chilometri dalle stazioni d’ascolto, non raggiungeranno di solito le linee telegra-
fiche operanti nelle retrovie.
Nel corso del 1917, sarà introdotta al fronte Italiano un particolare tipo di telegrafia denominata
TPS (Télégraphie Par le Sol) che avrà notevole successo per comunicazioni di prima linea e a
breve distanza.
160