Page 202 - La Grande Guerra segreta sul fronte Italiano (1915-1918) - La Communication Intelligence per il Servizio Informazioni
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LA GRANDE GUERRA SEGRETA SUL FRONTE ITALIANO (1915 – 1918)




               prodotte nella figura 7.9, si deduce che l’edizione è curata dal Ministero della Guerra.  Il libro
                                                                                               48
               è distribuito a una molteplicità di Enti comprendenti la Presidenza del Consiglio dei Ministri, i
               più importanti Ministeri, l’Ufficio del primo aiutante di campo del Re, i Comandi d’Armata, di
               Corpo d’Armata e di Divisione fino a numerose unità dell’Esercito di livello inferiore come le
               direzioni di sanità militare e alcuni ospedali. Il numero di copie in circolazione ammonta perciò
               ad alcune migliaia e questa diffusione, unitamente alle non sempre rigorose modalità d’impiego,
               non aiuta certo a preservare la segretezza, compromessa del resto ben prima dell’inizio della
               guerra con l’acquisto operato dall’Evdenzbureau.
               Dal punto di vista crittografico, il “Rosso” è un “repertorio regolare paginato”: regolare per-
               ché le voci in chiaro (parole, numeri, brevi frasi, ecc.) sono disposte in ordine alfabetico e ad
               ognuna di esse corrisponde un gruppo di cinque cifre (gruppo cifrante). Delle cinque cifre, tre
               rappresentano il numero progressivo della pagina - per questo il cifrario si dice “paginato” - e
               le rimanenti due individuano 100
               voci  all’interno  di  ogni  pagina  a
               cui corrispondono i numeri da 00
               a 99, disposti in ordine crescente
               nelle pagine dispari e decrescente,
               da 99 a 00, nelle pagine pari. 49
               L’edizione  del  1915  consta  di  un
               vocabolario  di  235  pagine,  più
               un’appendice  ove  sono  elencati  i
               nominativi degli Ufficiali Genera-
               li dell’Esercito e degli Ammiragli
               in servizio alla data della ristam-
               pa, le navi della Regia Marina, le
               stazioni radio e i semafori, i nomi-
               nativi geografici (città capoluoghi
               di provincia, di regioni, ecc.), che
               porta il totale delle pagine a 252.
               Molte “posizioni” risultano vuote
               e consentono di aggiungere nuovi
               vocaboli o, eventualmente, di inse-
               rire nei dispacci delle “nulle”, cioè
               gruppi senza alcun significato.
                                           50
               Come  d’uso  per  i  codici  pagi-
               nati,  nel  corso  del  conflitto,  allo
               scopo di aumentare la segretezza
               del  repertorio,  si  sono  adottate
               numerazioni delle pagine diverse
               da quella strettamente  progressi-
               va riportata nella parte inferiore
               di  ciascuna  pagina.  Ciò  emerge
               chiaramente dalla figura 7.10 ove  7.10 Prima pagina del vocabolario del Cifrario Rosso


               48   AUSSME,fondo F3, busta 28.
               49   Si ricorda che numerosi “cifrari commerciali”, cioè liberamente in commercio e largamente utilizzati sin dal secolo pre-
               cedente nella telegrafia privata e d’affari, come il Mengarini, sono normalmente  repertori regolari e paginati.
               50   L’impiego di tale artificio, unitamente all’inserimento di “omofoni” cioè di più gruppi corrispondenti a una sola lettera,
               sillaba o vocabolo, scelti tra i più frequenti, se usato sapientemente, avrebbe reso molto più difficile la penetrazione del
               cifrario.


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