Page 200 - La Grande Guerra segreta sul fronte Italiano (1915-1918) - La Communication Intelligence per il Servizio Informazioni
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LA GRANDE GUERRA SEGRETA SUL FRONTE ITALIANO (1915 – 1918)
compiti assegnati nell’aprile del 1915 all’Ufficio Informazioni erano inclusi sia la creazione e la distri-
buzione delle chiavi dei cifrari, sia la decifrazione, quando possibile, dei documenti tolti al nemico.
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La scarsa preparazione crittografica dell’intero settore informativo, trascurata nel periodo preceden-
te, emerge chiaramente nei primi mesi di guerra, quando nessun ufficiale del Servizio Informazioni
riesce a decrittare i dispacci cifrati nemici.
A parziale giustificazione dell’impreparazione crittologica dell’Esercito italiano, si può invocare
la scarsa cultura dell’intero Paese in questo comparto. Secondo David Kahn, all’epoca «l’Italia
s’interessava alla crittologia quanto, per fare un esempio, alle riforme sociali». L’autore della
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“Guerra dei codici” riconosce però che, nel periodo di cui trattasi, «alla stessa parata d’ignoranza
crittologica partecipò la maggior parte degli altri eserciti europei», anche se alcuni di essi cioè
quello francese, l’austriaco e, in parte, quello russo, erano preparati più degli altri nella pratica
di questa disciplina. Infatti,
«non c’erano uffici di de-
crittazione organizzati in
nessun paese, se si eccet-
tuano Francia e Austria
Ungheria». 46
La stessa inadeguatezza si
riscontra nel settore della
preparazione dei nuovi ci-
frari dell’Esercito italiano
che andrebbero definiti con
molta cura tenendo conto,
tra l’altro, delle tecniche
di decrittazione presumi-
bilmente usate dal nemico.
Secondo il Regolamento, la
formulazione di nuovi cifra-
ri non rientra nelle mansioni
dell’Ufficio I che si limita-
no alla scelta delle “chiavi
dei cifrari”, ritenendo forse
sufficienti quelli già in vi-
gore, oppure prevedendo di
affidare la responsabilità di
studio e creazione ad altro 7.8 Sollecitazione del generale Cadorna per attivare il servizio di intercet-
Ente, di fatto non esistente. tazione radio alla frontiera orientale
7.5 I CIFRARI DI MOBILITAzIONE
I cifrari predisposti per la mobilitazione dell’Esercito italiano sono, come nella gran parte degli
altri eserciti, di due tipologie rispettivamente per comunicazioni tra grandi unità e tra comandi
minori, con caratteristiche che rispondono a esigenze distinte.
Nell’ambito della prima categoria s’impiegano, sin dalla Guerra di Libia, tre repertori che sod-
44 Norme generali per la costituzione e il funzionamento del Comando Supremo Unificato, AUSSME, Fondo L3, busta 48;
M. G. Pasqualini, Carte segrete dell’Intelligence italiana, Parte quinta, dal 1914 al 1918, p. 258.
45 D. Kahn, op. cit., p. 263.
46 ibidem.
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