Page 195 - La Grande Guerra segreta sul fronte Italiano (1915-1918) - La Communication Intelligence per il Servizio Informazioni
P. 195

CAPITOLO SETTIMO




                  confine, erano da tempo note all’Intelligence dei Paesi futuri belligeranti, in alcuni dei quali, in
                  previsione dell’entrata in guerra e ancor più all’inizio del conflitto, si sviluppano meticolose ri-
                  cerche delle stazioni radio clandestine che rischiano talvolta di trasformarsi in una vera e propria
                  caccia alle streghe, soprattutto in Inghilterra.
                                                           27
                  Un noto funzionario dell’intelligence britannica racconta, per esempio, che i componenti di una
                  squadra di radiotelegrafisti, montata su un furgone attrezzato con apparati e antenne di vario tipo,
                  inviata dalla centrale di controspionaggio di Londra in una zona situata nell’Est dell’Inghilterra
                  per rilevare la presenza di impianti clandestini, vengono prontamente arrestati dalla polizia loca-
                  le perché sospetti di spionaggio. Liberata dopo i chiarimenti con il Comando di Londra, la squa-
                  dra prosegue la missione in altro territorio, pretendendo però di essere scortata da un agente della
                  Polizia di stato, in divisa. Dopo pochi giorni, giunge a Londra il seguente telegramma inviato
                  dalla polizia del nuovo territorio visitato dalla squadra: «Abbiamo arrestato tre spie tedesche con
                  un furgone competo di apparati radio. Una di esse era travestita da poliziotto inglese». 28
                  La ricerca di stazioni clandestine non presenta in Italia aspetti così parossistici, ma si sviluppa
                  comunque con attenzione e continuità soprattutto dal marzo del 1914, quando la “Commissione
                  permanente consultiva per il servizio telegrafico del Regno” presieduta dal ben noto scienziato
                  Augusto Righi, sollecitata dal Ministero della Marina, si occupa del tema, in relazione al divieto
                  di rilasciare la concessione richiesta da due stazioni riceventi private dislocate nelle piazzeforti
                  di Taranto e Messina.
                                      29
                  i deLudenti risuLtati deLLe ricerche in itaLia
                  Nel settembre del 1914, il Capo del Servizio Informazioni colonnello Rosolino Poggi richiede
                  all’Ufficio Servizi che ai “Provvedimenti per impedire lo spionaggio militare in tempo di pace”
                  diramate nel luglio del 1913, si aggiungano le “Istruzioni per la ricerca di stazioni radiotelegra-
                  fiche clandestine”, allo scopo di fornire ai Reali Carabinieri, alla Guardia di Finanza e ai militari
                  in genere le informazioni necessarie per scoprire l’esistenza di tali stazioni.
                                                                                       30
                  Le Istruzioni redatte dall’Ufficio Servizi, facente parte del Comando del Corpo di Stato Maggiore,
                                                                                                         31
                  contengono criteri per l’individuazione di stazioni trasmittenti, basati sulle dimensioni delle an-
                  tenne, sull’energia elettrica necessaria al loro funzionamento, sul rumore generato per esempio
                  dalle scintille degli spinterometri, ecc. La scoperta di trasmissioni clandestine era resa relati-
                  vamente agevole poiché la tecnologia disponibile all’epoca consentiva di raggiungere distanze
                  superiori a qualche decina di chilometri solo mediante antenne di grandi dimensioni e con po-
                  tenze elevate, quindi utilizzando un rumoroso spinterometro e disponendo di una cospicua fonte
                  d’energia elettrica.
                  Sono invece evidenti le difficoltà di individuare eventuali ricevitori che, specie se dislocati nei
                  pressi delle emittenti militari, abbisognano per l’intercettazione di antenne con dimensioni mo-
                  deste facilmente dissimulabili e non creano altri indizi esteriori come quelli generati dai trasmet-
                  titori. Il Ministero delle Poste e Telegrafi, interpellato in proposito dal Ministero della Guerra,
                  enuncia il principio che:




                  27   Durante il conflitto, alle preoccupazioni si aggiunge in Inghilterra la sospettata esistenza di un trasmettitore utilizzato
                  da spie tedesche per indirizzare su Londra i raid dei dirigibili tedeschi, muniti a tale scopo di radiogoniometri. Quando la
                  stazione clandestina viene individuata e sequestrata, gli Inglesi non interrompono le trasmissioni,e trasferiscono la stazione
                  in aperta campagna.
                  28   Sir Basil Thompson, Queer people, Hodder & Stoughton, London 1922, p.39.
                  29   Commissione Permanente Consultiva, Lettera al Ministero Marina del 20 marzo 1914, AUSSME, fondo F4 Uff. Servizi,
                  busta 7, f.107. La Commissione istituita con legge 395 del 30 giugno 1910 risiedeva presso il Ministero della Marina.
                  30   ibidem, Comando del Corpo di Stato Maggiore, Ufficio Informazioni, Promemoria per l’Ufficio Servizi, 5 settembre 1914.
                  31   ibidem, Comando del Corpo di Stato Maggiore, Ufficio Servizi, Promemoria per l’ Ufficio Informazioni, 26 settembre 1914.


                                                                                                     195
   190   191   192   193   194   195   196   197   198   199   200