Page 250 - La Grande Guerra segreta sul fronte Italiano (1915-1918) - La Communication Intelligence per il Servizio Informazioni
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LA GRANDE GUERRA SEGRETA SUL FRONTE ITALIANO (1915 – 1918)
DOCUMENTI DI PRIMA MANO: IL TACCUINO DI LUIGI SACCO, 1916
Contributo di Paolo Bonavoglia
Nella sua casa di lungotevere Flaminio, Luigi Sacco custodiva una gran quantità di carte,
documenti, fotografie della sua lunga vita dedicata in buona parte alla radio, ma anche, specie
durante la Grande Guerra, alla crittografia.
Dal suo studio, emersero dopo la sua scomparsa, anche molti documenti relativi alle attività
svolte durante il primo conflitto mondiale. Nei prossimi paragrafi si esamina in particolare un
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taccuino datato 1916.
iL taccuino
Il documento più interessante per la storia dell’Ufficio crittografico nella Grande Guerra è un
taccuino di piccole dimensioni (13x17 cm) che sulla copertina porta la dicitura “Cap. Luigi
Sacco – Criptografia”; comprende 160 pagine a quadretti, la prima ha la dicitura “Cap. Luigi
Sacco – Esercizi di Cryptografia -18 luglio 1916 - Dal Kerchoff e dal Valerio.
Sacco usava questo quaderno per prendere appunti giorno per giorno, su cifrari e problemi diversi
nell’ordine in cui si presentavano, e questo rende oggi piuttosto difficoltoso orientarvisi; è prezioso
il fatto che molte pagine, non tutte, rechino una data in alto; in ogni caso l’analisi di questo
quaderno è un lavoro in corso e richiederà
ancora tempo per essere completato.
A prima vista, sembrano appunti teorici
sulla crittografia e le prime pagine sui
cifrari Delastelle e a trasposizione semplice
possono confermarlo: formule matematiche,
esempi in francese, qui Sacco sembra alla
ricerca di metodi matematici per risolvere i
cifrati a trasposizione.
A partire dalla quattordicesima pagina
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intitolata “Cifrario AU”, Sacco comincia
ad alternare le pagine teoriche con analisi
di cifrati intercettati, congetture ed ipotesi,
esempi pratici, a volte lasciati insoluti, altre
volte completi di decrittazione. A pag. 20
(fig. 1) un’informazione interessante: Sacco
esamina un cifrario austriaco e scrive “Una
di esse (11-16 marzo 16) è stata trovata
consistente semplicemente nel rovesciamento
dell’alfabeto …” Questa data è una conferma
che ancor prima della primavera 1916 Sacco
riusciva a decrittare dispacci austriaci e
prendeva nota dei risultati, forse in altri
appunti non ritrovati.
Fig. 1
49 Su questi documenti e sul taccuino è in corso di pubblicazione sulla rivista Cryptologia l’articolo A 1916 notebook of
Luigi Sacco during World War I; alcune immagini e tabelle ivi pubblicate sono presenti anche in questa sede.
50 Le pagine non sono numerate e la numerazione è sta apportata da chi scrive.
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