Page 311 - La Grande Guerra segreta sul fronte Italiano (1915-1918) - La Communication Intelligence per il Servizio Informazioni
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CAPITOLO UNDICESIMO
nuovo cifrario in sostituzione del “Militare Tascabile”
sentita, sin dai primi mesi del 1917, dalle unità combat-
tenti, anche perché copie di questo cifrario erano notoria-
mente cadute, in diverse occasioni, in mano nemiche. Si
comprende quindi come il Reparto crittografico si occupi,
compatibilmente con i numerosi altri impegni, dal giugno
del 1917, della produzione di un cifrario idoneo all’impie-
go in ambito divisionale, richiedendo ad alcune Divisioni
di prestare le raccolte dei propri fonogrammi per poterne
dedurre i termini più usati da inserire nel vocabolario. 74
Quest’iniziativa è coerente con il principio generale se-
condo il quale occorre «adattare il cifrario al frasario e allo
stile delle comunicazioni per le quali esso deve servire [...]
Un diverso procedimento introdurrebbe molte voci inutili
escludendone varie di quelle di uso frequente che dovreb-
bero quindi cifrarsi scomponendole in parti, il che allunga
il testo e lo rende meno segreto». 75
Riferimenti all’avanzata preparazione del “Cifrario D” sono
contenuti nei Diari di settembre della Sezione R, che il 7
ottobre registrano la spedizione del cifrario alla Sezione U. 10.10 Copertina del Cifrario D, prima
edizione (Biblioteca ISCAG)
Qui, sono necessarie circa due settimane perché il cifrario
venga rinviato a Roma, con alcune richieste di modifica
avanzate dal Generale addetto cioè dal Capo dell’Ufficio Operazioni.
Contemporaneamente, si era provveduto già a stampare presso il Ministero della Guerra, e in
parte a distribuire, mille copie della prima versione del Cifrario D e la Sezione U prometteva la
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pronta spedizione della nuova versione alle unità che insistevano per la sua utilizzazione. Il XIV
Corpo d’Armata richiede di impiegare, e molto probabilmente impiega nel proprio ambito, come
altre unità, alcune delle mille copie già stampate. 77
Dopo una serie di rinvii di origine burocratica, la distribuzione dell’edizione definitiva del “di-
zionario di sillabe e parole”, programmata per il 10 dicembre, sembra sia stata posticipata, alme-
no per alcune unità, al 24 gennaio 1918. 78
Vale la pena di ricordare che Osvaldo Marchetti indica il mese di giugno del 1917 come epoca di
adozione «di un dizionarietto cifrante e decifrante da servire per i reparti minori», in sostituzione
del Cifrario Militare Tascabile. La divergenza tra quest’ultima temporizzazione e quella sopra
riportata si potrebbe spiegare con un errore del Marchetti, ovvero con l’adozione nel giugno del
1917, in alcune unità, di un dizionarietto eguale o simile al già citato “piccolo cifrario telefonico”
compilato l’anno precedente da Luigi Sacco, anche se per ora, questa ipotesi non è suffragata
da alcuna prova. La fedele riproduzione nelle memorie di Ronge del 1943, della notizia e della data
riportate da Marchetti, sta a dimostrare le scarse informazioni possedute dai Servizi d’Informazione
austroungarici su questo cifrario.
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Le caratteristiche fondamentali del cifrario, riassunte qui di seguito, derivano dall’esame di un
74 Diari Sezione U, op. cit, 20 giugno 1917, AUSSME, fondo B1,101D, Vol. 349 d, I termini usati negli RTG non differi-
scono da quelli dei fonogrammi.
75 L Sacco, Manuale, op. cit., p.114.
76 Diari Sezione U, op. cit., 19 e 21 ottobre 1917, AUSSME, fondo B1,101D, Vol.359d.
77 ibidem, 7 e 11 novembre 1917; 13, 18 e 20 settembre 1917, AUSSME, fondo B1, 101 D Vol.355d.
78 AUSSME, fondo F2, busta 45. In un documento ufficiale con il quale sono spediti gli esemplari del cifrario ad alcune
unità, la data del 10 dicembre è cancellata e sostituita, a mano, con quella del 24 gennaio.
79 O. Marchetti, op. cit., p.173, M. Ronge, Der Radiohorch, op cit., p. 52a; Il numero di pagina del libro di Marchetti ripor-
tato nelle memorie di Ronge è errato.
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