Page 382 - La Grande Guerra segreta sul fronte Italiano (1915-1918) - La Communication Intelligence per il Servizio Informazioni
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LA GRANDE GUERRA SEGRETA SUL FRONTE ITALIANO (1915 – 1918)
I riferimenti al cifrario “SI” contenuti nelle fonti austroungariche si limitano, come già rac-
contato, a quanto avvenuto nell’autunno - inverno del 1917, mentre non si riscontra alcuna se-
gnalazione riguardante le nuove versioni del cifrario e delle tabelle adottati nel 1918, rimasti
evidentemente inviolati. In realtà, l’unica citazione di un «cifrario grigio non ancora decifrato»,
è contenuta nelle memorie di Ronge che ne attribuisce l’impiego alla sola 4 Armata. 28
a
Se ne deduce che durante la preparazione e lo svolgimento degli eventi decisivi conclusi con la
battaglia di Vittorio Veneto, i dispacci dei Comandi italiani fino a livello divisionale non erano
interpretabili dai decrittatori austriaci, così come accadeva per i dispacci cifrati dalle stazioni
radio con l’”SA” o con il “T1”.
La sostituzione dei più importanti cifrari alla vigilia dell’ultimo sforzo, da tempo programmato
dal Comando Supremo italiano per vincere l’ultima tenace resistenza dell’Esercito austro unga-
rico, si ritiene non sia avvenuta casualmente, ma dimostri la maturità nella gestione crittografica,
raggiunta dall’omonimo Reparto e dal suo Capo.
un nuovo cifrario per iL servizio informazioni
L’impiego generalizzato dell’”SI” induce il Servizio Informazioni a richiedere al Reparto critto-
grafico un nuovo cifrario dedicato sia alle comunicazioni con i Centri di informazione all’Estero,
con il Comando Supremo e le più alte Autorità del Regno, sia alle connessioni tra le Sezioni
14.7 Metodo di sopra cifratura del cifrario S.I.B.
28 M. Ronge, Der Radiohorch, op. cit., p.41.
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