Page 387 - La Grande Guerra segreta sul fronte Italiano (1915-1918) - La Communication Intelligence per il Servizio Informazioni
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CAPITOLO QUATTORDICESIMO
14.8 Rilevamenti goniometrici delle stazioni RT austroungariche nella prima decade di settembre del 1918
1918 si legge: «il giorno 14 corrente alle ore 12.10 è stata intercettata la seguente comunicazione
cifrata data dalla stazione radiotelegrafica nemica situata in località La Chiesa (Val Cismon): «Cosa
è successo della stazione Spetelf? Firmato Tenente Mottnitz”». Come si vedrà tra poco, gli Austriaci
denominavano Spetelf il servizio di intercettazione telefonica e la perdita di una stazione dedicata
all’ascolto delle conversazioni nemiche poteva provocare conseguenze non trascurabili, fornendo al
nemico importanti informazioni sulle tecniche e le metodologie adottate in questo comparto.
Si apprende poi da una successiva intercettazione radio effettuata alle ore 15.22 dello stesso gior-
no, che «il Tenente Mottnitz chiedeva nuovamente notizie della detta stazione, non essendogli
pervenuta ancora risposta alla sua domanda».
La nota della 6 Armata conclude ironicamente: la stazione Spetelf ricercata «è quella catturata
a
da noi!». 42
Gli analisti crittografici inseriti nei Servizi Informazioni d’Armata non si limitano, come si è già
illustrato, alla decrittazione dei dispacci intercettati, ma collaborano, ove possibile, alla soluzione
dei cifrari nemici. Il monitoraggio dell’attività radiotelegrafica nemica sul fronte della 4 Armata
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facilita, ad esempio, la penetrazione del cifrario «conosciuto col nome di germanico e di un
42 Comando 6 Armata, Ufficio Informazioni, Riassunto di vari, op. cit. Notizia finale avulsa dalle dichiarazioni dei prigionieri.
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