Page 56 - La Grande Guerra segreta sul fronte Italiano (1915-1918) - La Communication Intelligence per il Servizio Informazioni
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LA GRANDE GUERRA SEGRETA SUL FRONTE ITALIANO (1915 – 1918)
Brigata specialisti, fu presto sfruttata per le esigenze operative del servizio informazioni. Si or-
dinarono, così, con cadenza annuale, le cosiddette campagne fotografiche e telefotografiche alle
frontiere alpine, finalizzate ad ottenere una serie di vedute
panoramiche della zona di confine ed il rilievo delle ope-
re di fortificazione d’oltralpe. Nel 1907 l’Ufficio Scac-
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chiere Orientale raggruppò tutte le immagini prodotte sin
dal 1898 e le distribuì agli uffici dei Comandanti designati
d’Armata e dei comandi di corpo d’armata e di divisione
interessati, relativamente alla zona di loro competenza.
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Il Comando del Corpo di Stato Maggiore teneva in gran-
de considerazione a fini informativi i rilievi fotografici di
frontiera, come «efficacissimo ausilio nell’interpretazione
delle numerose e contraddittorie notizie che informatori e
confidenti inviano».
Solo la telefotografia aveva permesso di «ritenere senz’al-
tro erronee molte notizie relative alle numerosissime opere
che gli informatori davano come in costruzione; colla tele-
fotografia molte notizie sono state controllate ed acquisi-
te come vere. Troppo incerte sono ancora le informazioni
possedute sull’organizzazione del territorio di frontiera
austriaco, perché si possa rinunziare a questo validissimo 2.5 Pattuglia in ricognizione alla
mezzo di informazione.» 54 frontiera
Le campagne in africa orientaLe
Il periodo qui considerato è caratterizzato anche dalla prima concretizzazione delle aspi-
razioni coloniali dell’Italia. L’appoggio fornito dalla Gran Bretagna all’espansione colo-
niale italiana nell’Africa orientale di fine Ottocento è testimoniato dai rapporti intercorsi
tra rappresentanti del Servizio Informazioni italiano e quello inglese e dalle numerose
pubblicazioni riservate cedute dall’Intelligence britannica al Comando del Corpo di Stato
Maggiore, comprensive di monografie dei territori africani e di istruzioni e relazioni sulle
operazioni anglo-egiziane in Sudan.
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Le campagne italo - etiopiche del 1887-1898, del 1894-1895 e quella ben più tragica del
1895-1896, culminata con la battaglia di Adua, furono comandate sul campo dal
«Oggidì i progressi della fotografia panoramica a distanza (telo-fotografia) permettono di ottenere, stando a distanze su-
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periori a quelle delle massime gittate utili delle artiglierie da fortezza, la fotografia di estese zone di terreno con tutti i loro
minuti particolari, i quali nemmeno sono discernibili direttamente con i più potenti cannocchiali terrestri. I progressi poi
della fototopografia (fotogrammetria) accoppiati a quelli della telefotografia, sono tali da ottenere, operando a notevolissi-
me distanze, il rilievo topografico di zone occupate da estese linee di fortificazione, operando da stazioni aeree fisse» (O.
zavattari, Lo spionaggio militare alla frontiera delle Alpi, “Rivista Militare Italiana”, 1905, p. 1618).
Promemoria in data 11 maggio 1910, Dotazione di vedute panoramiche di frontiera per i comandi di armata, di corpo
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d’armata e di divisione di frontiera e foglio n. 406 in data 7 agosto 1911, Dotazioni di panorami fotografici (frontiera Nord-
est), Comando del Corpo di Stato Maggiore – Ufficio Scacchiere Orientale, AUSSME; fondo G-22 Scacchiere Orientale,
busta 9. Nel 1911 la serie dei panorami telefotografici della frontiera orientale fu data in dotazione anche al Gabinetto
Militare del Ministero della Guerra. Nella campagna del 1912 furono impiegate tre squadre telefotografiche da giugno a
fine settembre alle frontiere con la Svizzera, l’Austria e la Francia.
Promemoria in data 8 giugno 1914, Campagna telefotografica dell’anno corrente, Comando del Corpo di Stato Maggiore
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– Scacchiere Orientale, AUSSME, fondo G-22 Scacchiere Orientale, busta 11.
Maria Gabriella Pasqualini, op. cit. p. 160-163.
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