Page 51 - La Grande Guerra segreta sul fronte Italiano (1915-1918) - La Communication Intelligence per il Servizio Informazioni
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CAPITOLO SECONDO




                  di tali ricognizioni, che prendono anche il nome di ricognizioni topografico-militari quando si
                  riferiscono ad una intera zona di paese, sono compito speciale del Corpo di Stato Maggiore nel
                  tempo di pace.» 37
                  Un capitolo del documento riguardava l’impiego di distaccamenti e partiti. Si chiamavano
                  “distaccamenti” i reparti di varia composizione, costituiti per compiere missioni speciali di
                  norma a grande distanza dal grosso dell’esercito, in modo da non poterne ricevere alcun soc-
                  corso. Le loro missioni erano finalizzate a: eseguire scorrerie dietro le linee nemiche attac-
                  cando convogli ed eseguendo colpi di mano; separare fra loro le colonne nemiche e spargervi
                  allarme; liberare una zona di territorio da distaccamenti nemici; eseguire ricognizioni a largo
                  raggio; operare demolizioni di opere d’arte quali linee ferroviarie, ponti, linee telegrafiche,
                  magazzini, ecc.
                  Erano denominati “partiti”, con una dizione già impiegata nell’Esercito Sardo, i distaccamenti
                  incaricati di operare all’interno delle retrovie nemiche per molestarlo attraverso incursioni, scor-
                  rerie e sabotaggi. Al comandante di partito veniva concessa grande libertà d’azione da parte dei
                  comandanti superiori, lasciandolo libero di agire a seconda delle circostanze, con l’obbligo di
                  mantenere all’interno del proprio gruppo la più rigorosa disciplina e un contegno tale da procu-
                  rarsi il favore degli abitanti. Egli inoltre


                        userà ogni maggiore precauzione per occultare al nemico ch’ei gli stia in vicinanza, o quanto
                        meno per nascondergli la propria posizione, i propri disegni. Ognorachè gli occorra affron-
                        tarlo, lo attaccherà con ardire, e con tale impeto, che gli tolga modo di riconoscere il distac-
                        camento e di valutarne la forza. Non persisterà in un conflitto dubbioso. Non incalzerà il
                        nemico sconfitto, se non quando gli converrà per il buon esito delle successive operazioni.
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                  2.3 GLI sCaCCHIErI E I CoMaNDI tErrItorIaLI

                  iL reparto operazioni e gLi uffici scacchieri occidentaLe, orientaLe e meridionaLe

                  Nel 1892 l’ordinamento del Comando del Corpo di Stato Maggiore, valido in tempo di pace,
                  fu modificato e strutturato su un Ufficio del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito e due Repar-
                  ti denominati Operazioni ed Intendenza. Il Capo del Reparto Operazioni aveva tra l’altro «la
                  direzione del servizio informazioni sugli stati limitrofi» e disponeva di tre Uffici Scacchiere:
                  l’Orientale, l’ Occidentale e il Meridionale  e di cinque addetti militari a Pietroburgo, Vienna,
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                  Berlino, Costantinopoli e Parigi, a cui si aggiunsero: Berna nel 1902, Sofia nel 1905, Tokio e
                  Bucarest nel 1906, Madrid nel 1909, Londra nel 1910 e Belgrado nel 1914.  40
                  Compiti principali degli Scacchieri erano: la compilazione delle monografie del terreno; la rac-
                  colta delle notizie politico-militari degli Stati di interesse, riassumendole in rapporti trimestrali a
                  stampa; la raccolta di notizie concernenti gli eserciti compresi nel relativo scacchiere, utili ad ag



                     Ministero della Guerra, Regolamento di servizio in guerra, parte 1 Servizio delle truppe, Ministero della Guerra, Roma,
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                  26 novembre 1882. Si cimentarono in ricognizioni oltre confine personaggi divenuti in seguito famosi quali Luigi Cadorna,
                  che da capitano ispezionò le regioni Carsiche, Giuseppe Perrucchetti, Cesare Battisti, Eugenio De Rossi, Alberico Albricci,
                  Vittorio zuppelli, Paolo Spingardi, ecc.
                     Regolamento di servizio in guerra, parte I Servizio delle truppe, 26 novembre 1882, Ministero della Guerra. Le norme
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                  sui distaccamenti e partiti vennero abolite nell’edizione successiva del 1892 dello stesso regolamento.
                     In seguito, con circolare n. 46 del “Giornale Militare” in data 22 febbraio 1895, fu ricostituito nell’ambito del Reparto
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                  Operazioni l’Ufficio Tecnico. Il Reparto Operazioni manteneva i contatti con l’Istituto Geografico Militare e teneva a giorno
                  l’elenco dei militari conoscitori di lingue straniere da utilizzare all’occorrenza quali traduttori ed interpreti
                     Ministero della Guerra, Norme di servizio pel Comando del Corpo di Stato Maggiore, Roma, 5 maggio 1892, AUSSME,
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                  fondo L-3 Studi particolari, busta 298. Tale ordinamento del Reparto Operazioni con gli aggiornamenti del 1895 fu confer-
                  mato nell’edizione 15 marzo 1900 delle Norme di servizio pel Comando del Corpo di Stato Maggiore.


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