Page 47 - La Grande Guerra segreta sul fronte Italiano (1915-1918) - La Communication Intelligence per il Servizio Informazioni
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CAPITOLO SECONDO




                  che aveva preso il posto di Driquet, a capo di tale ufficio, fu sostituito, nel novembre del 1867,
                  dal generale Pompeo Bricola, che rimase in carica fino al dicembre 1873.
                     Non a caso, la stampa militare evidenziò nel 1867 la necessità di organizzare, fin dal tempo
                  di pace e a livello centrale, un ente specializzato preposto all’attività informativa, affermando,
                  tra l’altro:


                           Non è adunque né alla vigilia di entrare in campagna, né tampoco incominciate le osti-
                        lità che si possa impiantare un buon sistema pratico di informazioni. Ogni provvedimento
                        allora è tardo ed è giuoco forza limitarsi ai soli mezzi forniti dalla imprevidenza e dalla
                        povertà di concetto. Un buon sistema pratico di informazioni deve sempre essere in vigore,
                        ed allo avvicinarsi di una guerra contro questa o quell’altra potenza, farsi più attivo nelle
                        ricerche, più sollecito nelle investigazioni: ecco tutto.
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                  Nel 1870 l’Ufficio Militare subì un altro rimaneggiamento, con la ridenominazione delle sezioni
                  dipendenti: 1ª sezione topografia militare, 2ª sezione statistica degli eserciti stranieri, 3ª sezione
                  storica, 4ª sezione regolamenti. La denominazione della sezione statistica aveva nuovamente
                  perso il riferimento all’attività informativa.
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                  Nel 1872, il comando del Corpo fu trasferito a Roma, mentre a Firenze rimase l’Ufficio Tecnico
                  divenuto Istituto topografico (poi geografico) militare.

                  La riforma deL 1882 e ii i (primo) reparto
                  Nel 1873, per effetto del decreto del 30 settembre sull’ordinamento dell’Esercito, il Comando del
                  Corpo di Stato Maggiore fu riformato, strutturandosi su un Ufficio del Capo di Stato Maggiore e
                  due Reparti, il primo dei quali, erede dell’Ufficio Militare, era incaricato degli studi relativi agli
                  Scacchieri: Orientale, Occidentale e Meridionale.  Nel 1876, la sezione statistica del I Reparto
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                  si suddivise in tre sottosezioni, estrapolando la sezione informazioni che, al comando del mag-
                  giore Rinaldo Taverna, sostituito nel 1878 dal tenente colonnello Ettore Pedotti, venne posta alle
                  dirette dipendenze del Capo del Corpo di Stato Maggiore.
                  Uno dei passi più significativi dell’evoluzione della branca informativa nell’Esercito italiano fu,
                  come già evidenziato, l’adozione della dottrina concepita e applicata dal Generale tedesco von
                  Moltke il Vecchio, che decretò la fine di una organizzazione dell’Informazione militare di natura oc-
                  casionale, divenuta invece parte essenziale dell’operato degli stati maggiori sia in pace che in guerra.
                  Ciò avvenne nell’ambito della riforma del 1882 che istituì un vero e proprio vertice tecnico-mi-
                  litare,  distinto  dal  vertice  amministrativo-politico  rappresentato  dal  Ministro  della  Guerra,
                  creando la figura del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito,  posto alle dirette dipendenze del
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                  Ministro della Guerra, con la responsabilità di preparare i piani di mobilitazione e radunata e di
                  pianificare le operazioni contro le potenze avversarie.  Il primo Capo di Stato Maggiore fu il
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                  generale Enrico Cosenz che mantenne la carica fino al 1893.

                     Ambrogio Viviani, op. cit., Vol. 1, p. 109. Secondo lo stesso autore nel 1867 fu costituito in seno al Gabinetto del
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                  Ministero della Guerra anche un Ufficio addetto agli Affari Riservati e Segreti.
                     Ordine del giorno del Capo di Stato Maggiore n. 1 dell’8 gennaio 1870, AUSSME, fondo L-3 Studi particolari, busta
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                  298. Sempre nel 1870 fu creata la figura di’addetto militare presso le legazioni all’estero.
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                  del Regno d’Italia anno 1938, I – Regio Esercito, vol. I – parte 3ª, Sunti storici ed organici delle armi, dei corpi e dei servizi,
                  Roma, 1938, p.13. Il secondo reparto comprendeva l’Intendenza, l’Ufficio Storico e gli archivi.
                     La legge n. 831 del 29 giugno 1882, istituisce la carica di Capo di Stato Maggiore dell’Esercito e il regio decreto 29 luglio
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                  1882 n. 968 stabilisce le sue nuove e più ampie attribuzioni.
                     In precedenza attribuzioni simili erano assegnate al Presidente del Comitato di Stato Maggiore Generale, il quale, oltre a
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                  presiedere il Comitato, doveva attendere a tutti gli studi relativi alla difesa dello Stato, da sottoporre all’esame del Ministro
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