Page 55 - La Grande Guerra segreta sul fronte Italiano (1915-1918) - La Communication Intelligence per il Servizio Informazioni
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CAPITOLO SECONDO
2.4 Forti Austro ungarici di Dossaccio e di Someda da una pubblicazione delle Scacchiere Orientale dei primi
del Novecento
Le relazioni del Comando del Corpo di Stato Maggiore con i comandi di corpo d’armata in cam-
po informativo, regolate da un’aggiunta e variante riservata alle Norme di servizio pel Comando
del Corpo di Stato Maggiore edizione 1892, si riferiscono alle «ricognizioni militari, che gli
ufficiali di stato maggiore addetti ai comandi territoriali possono essere chiamati ad eseguire, secon-
do gli ordini che verranno volta per volta emanati dal Ministero, dietro proposta del Capo di Stato
Maggiore dell’Esercito, nel territorio del rispettivo comando» e alle «informazioni sugli stati li-
mitrofi per quanto si riferisce a fortificazioni, viabilità, movimenti di truppe, ecc.». Si stabilisce
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inoltre che: «i comandi di corpo d’armata attigui a un tratto di frontiera terrestre trasmettono ogni
trimestre al Comando del Corpo di Stato Maggiore un riassunto delle informazioni raccolte relative
allo stato estero con cui confinano, senza pregiudizio di quelle comunicazioni che, avendo carattere
di urgenza od importanza eccezionale, fosse opportuno trasmettere immediatamente. Dal suo can-
to, il Comando del Corpo di Stato Maggiore trasmettono ai comandi di corpo d’armata interessati
le informazioni ricevute da altre fonti, relative agli stati coi quali essi confinano». 51
Nel giugno 1894 il fondo destinato al servizio informazioni e ricognizioni ammontava a 61.000
lire annue, amministrato direttamente dalla Segreteria del Reparto Operazioni, sotto la direzio-
ne del Capo Reparto che quindi controllava lo sviluppo dell’attività informativa comprendente
quella degli agenti operativi all’estero, dei comandi di corpo d’armata, degli ufficiali del Corpo
di Stato Maggiore incaricati di missioni speciali e degli addetti militari.
Le campagne teLefotografiche aLLe frontiere
L’attività della sezione fotografica, costituita nel 1898 presso il 3° Reggimento genio della
L’attività fortificatoria ai confini fu sempre oggetto di particolari attenzioni da parte del Comando del Corpo di Stato
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Maggiore. Per le fortificazioni francesi e austriache vennero realizzate inizialmente delle schede descrittive sintetiche di
ogni opera. Nel 1903 l’intera materia venne riordinata da parte dello Scacchiere Orientale che compilò la raccolta delle Me-
morie riguardanti le fortificazioni austro-ungariche sulla frontiera italiana, nell’Istria e Dalmazia, costituita da 20 fascico-
li a stampa. Ogni memoria, che veniva continuamente aggiornata, era corredata da carte topografiche, schizzi o foto delle
opere, cenni topografici sul territorio, descrizione minuta del complesso fortificato, sue funzioni e raggio d’azione, ostacoli,
difese vicine, ecc. Tali monografie servivano alla compilazione da parte dei corpi d’armata di frontiera delle memorie pre-
viste dall’Istruzione per lo studio dei piani d’attacco delle fortificazioni oltre frontiera. Si veda Filippo Cappellano, Piani
di guerra dello Stato Maggiore italiano contro l’Austria-Ungheria (1861-1915), Rossato, Valdagno, 2014, pp. 35-37.
Con la circolare n. 956 del 6 agosto 1899 il Ministero della Guerra determinò di far eseguire ricognizioni annuali alla frontiera
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nord-ovest da parte di ufficiali dei quattro reggimenti alpini dislocati lungo la frontiera con la Francia. Tali disposizioni furono
aggiornate nel 1902, 1903, 1905, 1906, 1907 e con circolare n. 1534 del 28 ottobre 1908 all’oggetto Ricognizioni di ufficiali
delle truppe alpine sulla frontiera opposta a quella della loro sede, AUSSME, fondo G-22 Scacchiere orientale, busta 9.
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