Page 119 - La Regia Marina nell Isole Ionie aprile 1941 - settembre 1944
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dei reparti italiani dalla sponda orientale dell’Adriatico. Con tre viaggi vi
affluirono 4000 uomini da Santi Quaranta (tra i quali vi dovevano essere gli
uomini della Marina con il capitano delle Capitanerie di Porto di Porto Edda,
Gaspare Pugliese). La sera si sviluppò un pesante bombardamento aereo, che
incendiò la città. Risultarono colpiti e non agibili il Comando Marina e il
Distaccamento. Subito dopo, a rinforzare la difesa, giunsero da Brindisi le
torpediniere Stocco e Sirtori.
Il 14 mattina, come conseguenza dell’attacco aereo, il presidio italiano
catturò il presidio tedesco (12 ufficiali e 414 militari di truppa), riportando solo
lievi perdite, mentre i tedeschi ebbero morti e feriti. In giornata fu effettuato un
nuovo attacco aereo, condotto con Stukas e Junker 88, sulla città e il porto. Fu
affondata la F48 Richard (227 tsl). La torpediniera Sirtori (tenente di vascello
Alessandro Sensi, in sostituzione del comandante ammalato), colpita
gravemente, venne portata a incagliare a isola Lazzaretto. Lo Stocco rientrò a
Brindisi. La sera si ebbero nuovi attacchi aerei e fuoco dalla costa greca da
parte di una batteria da 150.
Il 15 furono condotti altri attacchi aerei. Si ebbe anche un tentativo di
sbarco presso Benizza, con una quindicina di natanti, respinto dal tiro delle
batterie, con gravi perdite in uomini e materiali. La sera il personale del Sirtori
sbarcò e, agli ordini dell’ufficiale in seconda, tenente di vascello Luigi Salto, si
spostò nella parte settentrionale dell’isola, a Catomeri, per partecipare alla sua
difesa, e vi costituì una compagnia antiparacadutisti.
Il 16 il Distaccamento Marina richiese l’intervento dell’Aviazione italiana.
Fino al 25 continuò l’offensiva aerea tedesca sull’isola. Il 17 le torpediniere Clio
e Sirio, agli ordini del contrammiraglio Giovanni Galati, lasciarono Brindisi per
- III battaglione del 232° reggimento fanteria Brennero (una compagnia
a Perivoli);
- DXLVII battaglione costiero (mandato a presidiare la zona di San
Giorgio);
- VIII battaglione M;
- CIX battaglione Milizia;
- XV Gruppo artiglieria Guardia alla Frontiera, maggiore Aurelio
Gisondi;
- 31° Ospedale da campo;
- Reparti minori (genio, fotoelettricisti, commissariato, Marina e
Guardia di Finanza).
Gli altri reparti furono schierati nella parte occidentale dell’isola, a Megalo e a
Livadi.
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