Page 46 - La Regia Marina nell Isole Ionie aprile 1941 - settembre 1944
P. 46

Nel pomeriggio del 2, da Prevesa, giunse il dragamine R 160 Intrepido, che
            dragò le rotte di accesso alla rada. Il giorno successivo l’operazione fu ripetuta,
            con esito negativo, dalla nave Azio e dai dragamine (motopesca) R 130 e R 145,
            giunti da Prevesa.
                  Il giorno 4, alle 1040, con la scorta dell’incrociatore  Bari e di 4 torpe-
            diniere, sbarcarono 4 battaglioni di Camicie Nere da sbarco (addestrate per il
            previsto sbarco a Malta, poi non effettuato) al comando del Console della
            Milizia Marino Marino. Il  6 un battaglione fu inviato a Zante, mentre altri
            elementi furono inviati a rinforzare il presidio di Itaca.
                  Il comandante Pesce fornì anche altre informazioni. Il comandante del
            porto e un pilota pratico locale esclusero la presenza di sbarramenti di mine nel
            porto e fra Capo Dukato (punta meridionale di Santa Maura) e Capo Vlioti.
            Durante la guerra nessuna unità inglese aveva sostato nel porto di Argostoli.
            Alcuni giorni prima una torpediniera  e un sommergibile iugoslavo avevano
            fatto sosta in porto per poi proseguire verso Creta.
                  In luglio un ufficiale inglese  era giunto, in motoscafo, da Patrasso a
            Samos (Cefalonia) con due piccole boe che vennero poi ancorate davanti alla
            banchina di Argostoli. Alcuni giorni dopo un idrovolante britannico collaudò i
            due ormeggi. Tali ormeggi furono sfruttati dagli idrovolanti italiani.
                  Nell’isola non vi era alcun deposito  di nafta, motorina o combustile.
            Furono requisite circa 3 tonnellate di benzina utilizzate per i mezzi di trasporto
            esistenti.
                  Ad Argostoli vi erano due motovelieri da 150/200 tonnellate e due
            motovelieri più piccoli. Erano senza personale e senza combustibile. Inoltre vi
            erano sei battelli a motore per il traffico locale. A Lixuri si trovava  un
            motoveliero di circa 150 tonnellate.
                  Non vi erano Stazioni semaforiche, mentre alcuni posti vedetta erano
            allacciati telefonicamente con il  Comando Gruppo. Un cavo telegrafico
            sottomarino collegava Argostoli a Zante e a Patrasso; il primo tratto risultava
            interrotto da molto tempo, per cui i telegrammi da Zante venivano portati, via
            mare, con battelli a vapore. Esisteva anche una linea telegrafica da Argostoli a
            Itaca-Santa Maura-Prevesa. Il tratto con Santa Maura era in cattive condizioni.
                  Ancora non era stato possibile ripristinare le comunicazioni oltre Itaca.
            Fu trovato, nel magazzino dell’Ufficio Telegrafico, un vecchio apparato radio,
            a onde  corte di 100 watt di potenza, che si cercò di ripristinare, ma senza
            risultato.






            44
   41   42   43   44   45   46   47   48   49   50   51