Page 50 - La Regia Marina nell Isole Ionie aprile 1941 - settembre 1944
P. 50

Il drappello si portò rapidamente al castello-monastero, vi alzò la ban-
            diera italiana, rendendo  gli onori. Qui incontrò  il fanalista, che disse che
            nell’isola vi  erano marinai nella parte occidentale.  Lasciato sul posto un
            sergente e tre uomini, gli altri seguirono il fanalista fino a incontrare i quattro
            marinai greci che attendevano sull’attenti. Erano un operatore  radio e tre
            marinai addetti alla Stazione vedetta e al fanale, che era in perfette condizioni.
            L’apparato radio era stato distrutto dai marinai da due mesi. Lasciati sul posto
            tre uomini, il comandante Giunti ritornò al monastero. Con un battellino  si
            portò sul Mas per avere notizie via radio.  Alle 1320 si avvistò un battello;
            inviato in ricognizione il Mas, avvertì che si trattava del veliero proveniente da
            Zante con a bordo le Camicie Nere. Il veliero fu portato a dar fondo a circa
            100 metri dalla banchina, e con tre imbarcazioni locali, più piccole, alle 1415
            avvenne lo sbarco e lo  scarico degli uomini e del materiale.  Al trasbordo
            presero parte anche i tre battelli armati dall’Amba Aradam. Alle 1530 lo sbarco
            terminò. Il comandante  Giunti passò le consegne al  Capo Manipolo Parini;
            lasciò sull’isola il personale dell’Esercito con la stazione radio, e alle 1610 salpò
            per rientrare. Alle  19  fu  data  libertà  di manovra  per il Mas. Alle 22 l’Amba
            Aradam si ormeggiò alla banchina di Argostoli.


               Occupazione delle isole di Paxos e Fanò (21 maggio) e ricognizione
                    delle isole di Antipaxo, Merlera e Samotraki (24 maggio)

            Rapporto sulla missione a Fanò per l’occupazione dell’isola e delle ricognizioni
            nelle isole di Merlera e Samotraki (14)   (capitano di corvetta Tomaso Baralis,
            Corfù 25 maggio 1941, XIX, attraverso il Comando Marina Corfù)

            La spedizione,  composta da 5 ufficiali e  66 militari, prendeva  imbarco sul
            motoveliero Domenico F., lasciando il porto di Corfù alle 1730 del 23 maggio,
            dirigendo su Porto Edda, ove arrivava alle 20, pernottando in tale porto. La
            partenza il giorno successivo fu ritardata dai forti piovaschi,  che rendevano
            limitatissima la visibilità.  Essa avvenne alle 5 del  24. Si fece rotta su Capo
            Kefali, dirigendo su Merlera, dove si giunse alle 0830. Al capovillaggio e alla
            popolazione fu data lettura dei Bandi  e comunicata la relativa occupazione.
            L’accoglienza fu buona, e lo sbarco era atteso.
                  Alle 0930 si ripartiva dirigendo per l’isola di Fanò, ove ci si arrivava alle
            11. Il capovillaggio era a Corfù. Le operazioni di sbarco dei materiali furono

                  (14) Supermarina-Scacchieri Esteri, b. 12, f. 291.

            48
   45   46   47   48   49   50   51   52   53   54   55