Page 57 - La quinta sponda - Una storia dell'occupazione italiana della Croazia. 1941-1943
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Le operazioni della 2ª Armata e la creazione dello Stato Indipendente Croato


             contributo fornito nella vittoria sulla Jugoslavia. Il merito del successo andava in
             gran parte attribuito a loro, che avevano sabotato l’esercito “serbo”, e qualcuno era
             arrivato al punto di sostenere – continuava indignato il rapporto dei carabinieri –
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             che anche tutta l’Istria spettasse allo Stato Indipendente Croato.  Berlino, intanto,
             considerando lo Stato croato parte integrante del sistema politico-economico del
             reich e area fondamentale insieme al resto dell’Europa sud-orientale per l’esito
             positivo della guerra, attendeva con interesse l’evoluzione dei dissidi italo-croati.
             La linea di demarcazione stabilita tra la zona d’occupazione italiana e quella tede-
             sca aveva confermato tale sensazione lasciando sotto il controllo tedesco le aree
             più ricche e industrializzate, cui andavano aggiunti i privilegi economici concessi
             ai tedeschi sulle risorse minerali – in particolare le miniere di bauxite – nella stessa
             zona d’occupazione italiana.
                L’equivoca condizione delle truppe italiane nello Stato croato, formalmente non
             più come forze d’occupazione ma in sostegno al consolidamento dell’amministra-
             zione croata, avrebbero contribuito a rendere ancora più complessi i vari problemi
             esistenti. Ne sarebbe inevitabilmente derivato un progressivo allontanamento tra
             l’orientamento della linea politica ufficiale del governo di Roma e gli atteggiamenti
             delle forze armate italiane, che tendenti a soccorrere la consistente minoranza ser-
             ba perseguita dagli ustaša, avrebbe creato di fatto un imprevisto legame con essa,
             in contrasto con le intese raggiunte tra Roma e Zagabria. Ne sarebbero nate gravi
             incomprensioni e attriti, sia tra i due governi, sia tra le massime autorità politiche
             italiane e l’esercito schierato in Dalmazia e nei territori passati ai croati.

























             53  ASDMAE, b. 1493 (AP 28), Centro “I” Antico, al Servizio Informazioni Militare Ufficio Al-
                bania P.M.22 – A, n. prot. 5/1240 segreto, oggetto: Notizie sulla Croazia, f.to il Capitano dei
                CC. RR. Capo Centro Angelo Antico, P.M.9IA., 7 giugno 1941-XIX.

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