Page 107 - Lanzarotto Malocello from Italy to the Canary Islands
P. 107
dall’Italia alle Canarie 107
guerra che può sorgere floridezza economica; l’estenuante guerra contro
l’imperatore contribuì a garantire a Genova uno stato di relativo benessere
economico. A questo periodo economicamente favorevole ne farà seguito
un altro in cui s’evidenzieranno le difficoltà per alcuni mestieri, soprattutto
per quelli relativi all’attività della lana. Furono proprio i lanaioli a soffrire
nella nuova fase di pace; costoro, al riparo durante la guerra grazie a misu-
re protezionistiche, avvertiranno poi la crisi per la riapertura alla concor-
renza oltre confine, soprattutto di provenienza lombarda.
Anche il caso della crociata indetta da Re Luigi IX di Francia reca con
sé un sublime paradosso. Genova che dovrà allestire la flotta per il Re
impiegherà per la realizzazione di questa opera tanti uomini e questo si-
gnificherà per la città commesse importanti e un periodo di pace sociale.
S’è parlato dei lanaioli. Le Corporazioni non sono ancora un fatto ma
lo diventeranno nel momento in cui una parte della nobiltà – ancora una
volta i “Mascherati”, ovvero i ghibellini, torneranno sulla scena – fornirà
l’appoggio alle rivendicazioni degli artigiani.
La scintilla che darà il via alla prima forma di “governo popolare” a
Genova sarà un tumulto scoppiato a seguito della fuga del podestà Filip-
po della Torre nel 1256, reo di male azioni nei confronti di mercanti pia-
centini. Scrive il Donaver: “Nel 1257 scadeva di carica il podestà Filippo
Della Torre, milanese, che nel suo reggimento
aveva dato prove di essere uomo corrotto
e vizioso: per cui il popolo volle che
fosse sottoposto a processo e insta-
va perché venisse punito. I
giudici, o non trovarono
o non vollero trova-
re elementi
Caravella armata
con vele quadre.
Fine XV secolo.

