Page 127 - Le bande musicali - dall'Unità d'Italia ai primi del Novecento
P. 127

Le bande miLitari neL novecento                                          127

                      246
              sinfonica;  lieti auguri, Milano, Tip. Fratelli Ranzini, 1899, che dedica “al caris-
              simo amico tenente Zonca Ettore in occasione delle sue nozze”. Sul frontespizio si
              legge anche: “Giuseppe Manente M.° Capo-musica 60° Fanteria”; Messa a piena
              orchestra, eseguita a Spoleto nel 1898; Mimosa, mazurca per sestetto, per settimi-
              no e per ottetto, Milano, Fratelli Bottali, 1913; Notte serena, per mandolino e pia-
              noforte; oltre oceano, “valzer-Boston”, Milano - Bologna, Paolo Mariani, 19...;
              Pistoia, per mandolino e chitarra; rhode island scritta nel 1936 per due mandolini,
              mandola tenore e chitarra; ricordo di Porto Said, per mandolino e chitarra; Senza
              confini, ouverture; Sempre vittorie marcia militare per banda dedicata al generale
              Oreste Barattieri governatore della Colonia Eritrea, Milano, G. Ricordi e C., t.s.
              1895; Serenata mesta, per mandolino e chitarra; Sulla tomba di Giosuè Carducci,
              marcia funebre; Sulla piana della Melia, ouverture, op. 123, Firenze, A. Lapini,
              1911; Tempo di minuetto, per mandolino e pianoforte; terza italia, marcia militare
              op. 150, Firenze, A. Lapini, 1911. Manente ha scritto un numero considerevole di
              trascrizioni e riduzioni, fra le quali diversi pezzi tratti da opere di Antonio Car-
                        247
              los Gomes;  il paradiso dei cigni di Anton - Menotti Buja riduzione per canto e
              pianoforte, Firenze, G & P. Mignani, circa 1939; una Fantasia dall’ iris di Pietro
              Mascagni, Milano, G. Ricordi & C., 1900; Paolo e Francesca di Luigi Mancinelli.
              Le sue trascrizioni sono state pubblicate dai più famosi editori italiani e stranieri.

                 Luigi Urbani nasce nel 1900. Allievo di Vessella, consegue il diploma presso
              il Conservatorio di S. Cecilia. Entrato a far parte della Banda della Guardia di Fi-
              nanza, viene promosso maresciallo maggiore e vice direttore della Banda guidata
              da Manente, che dirige dall’11 febbraio al 16 dicembre 1932, pur col ruolo di “vice
              direttore”..  Ha eseguito, fra l’altro, musiche di Beethoven.
                       248
                 Antonio D’Elia nasce a Mirabella Eclano, provincia di Avellino, il 26 agosto
              1897. Sin da fanciullo manifesta un particolare interesse per la musica e costruisce
              rudimentali strumenti per musica. A undici anni studia sotto la guida di Antonio
              De Simone, musicista  e promotore del ripristino della banda e  della filarmonica
              locali. Il giovane D’Elia studia il clarinetto in Mi bemolle ed il violino. Nel 1910 è
                                              249
              iscritto nel Conservatorio di Napoli.  Approfondisce lo studio del clarinetto sot-



              246  Ibidem.
              247  Strumentazioni dei brani tratti dalle seguenti opere di Antonio Carlos Gomes: Salvator ro-
                  sa Finale 1°, duetto e Marcia dell’atto 2°, Milano, G. Ricordi e C. Edit. Tip.,. 1928; Intro-
                  duzione, coro e duetto dell’atto 1° de Il Guarany [strumentazione per banda], Milano, G.
                  Ricordi e C. Edit. Tip., 1928; lo schiavo atto 3° [strumentazione per banda], Milano, G.
                  Ricordi e C. Edit. Tip., 1928.
              248  gerardo Severino - laMBerto gUidolotti, La Banda Musicale, cit., p. 47.
              249  Ivi, p. 67.
   122   123   124   125   126   127   128   129   130   131   132