Page 180 - Le bande musicali - dall'Unità d'Italia ai primi del Novecento
P. 180
180 Le bande musicaLi miLitari daLL’unità d’itaLia aLLa prima metà deL novecento
333
Durante il concerto suona in aggiunta cinque variazioni di sua composizione.
Ha scritto una Grande marcia sui motivi della marcia e fanfara reale e degli inni
nazionali e popolari prussiani, Milano, F. Lucca, 187..., dedicata a Guglielmo 1°
imperatore di Germania e Vittorio Emanuele 2° re d’Italia. Una riduzione di questa
marcia per pianoforte a quattro mani, scritta dallo stesso autore, è custodita nella
Biblioteca Reale di Torino.
Girolamo Battagel, direttore della Banda del 2° Reggimento Granatieri, ha
trascritto ricciardo che veggo, Duetto dall’opera ricciardo e Zoraide di Gioacchi-
no Rossini, restata manoscritta e Vieni fra queste braccia Cavatina dall’opera la
Gazza Ladra di Rossini, entrambe per musica militare.
Giovanni Biolaubeck è maestro di violoncello presso l’Orfanotrofio di S. Lo-
renzo di Aversa sin dal settembre 1823. Assunto da Antonio Sancio nel 1824 come
maestro di violoncello ed istruttore di musica, ricopre questi ruoli per molti anni.
Proviene dall’armata austriaca (anche il suo cognome lascia presupporre l’origine
austriaca). Dopo il congedo, in età piuttosto adulta, lavora e vive nell’Orfanotrofio
di S. Lorenzo ma nel 1840 per motivi di salute, viene congedato. 334
Luigi Caccavajo (o Caccavaio) è stato una personalità artistica di rilievo nella
musica dell’Ottocento ed un importante punto di riferimento nella musica militare.
Ma soprattutto è stato un:
[...] direttore, compositore, suonatore di fagotto, corno inglese, oboe.
Conoscitore a fondo di tutti gli strumenti d’ottone, che potrebbe anche
sonare, come rilevasi da tanti esimii suoi scolari. Inventore di nuovi istru-
menti, e perfezionatore al massimo grado del Fagotto [...]. 335
Figlio di Carmine, musicista, e di Antonia Fusco, nasce il 24 aprile 1825. Pro-
336
babilmente è iniziato alla musica da suo padre. Sin da giovanissimo si dedica alla
337
composizione. Insegna fagotto nel Conservatorio S. Pietro a Maiella per sessanta
anni, dal 1850 al 1910, nel corso dei quali si fa notare nell’ambiente artistico ed
aristocratico di Napoli. Nel 1863 la stampa così ne tesse le lodi:
Un concerto di fagotto sul rigoletto provò evidentemente che il Cac-
cavajo non può temer rivali, quandoche il suo strumento sembrava un
333 Cronaca interna, «Monitore del Circolo Bonamici», a. I, n. 3, Napoli 15 gennaio 1865, pp.
42-43.
334 enrica doniSi, Le Scuole Musicali, cit., p. 185.
335 Cito direttamente da Titoli, luigi Caccavajo, cit.
336 Per l’atto di nascita, fanno da testimoni due musicanti: Gennaro Cimino di Napoli, di 28
anni, e Antonio Briucci di Palermo, di 25 anni. Presumo che siano colleghi del padre e che
facessero parte della stessa banda. Ibidem.
337 Certificato di nascita sezione di S. Ferdinando, luigi Caccavajo, Napoli, CMNA.