Page 24 - Le bande musicali - dall'Unità d'Italia ai primi del Novecento
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            fi a venire.   Da qui nascono le istruzioni, pubblicate a Napoli nella tipografia
            dell’Albergo dei poveri nel 1819 e dedicate a Naselli. Sancio si fa carico della su-
            pervisione dei sei orfanotrofi, che hanno gli stessi regolamenti interni già applicati
            per l’Albergo dei poveri, con piccole variazioni locali. In genere per la carica di
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            direttore si da la preferenza ai canonici e ai militari.  Il vice direttore è un ufficiale
            addetto all’istruzione militare dei fanciulli. Gli allievi vestono in uniforme. Sono
            addestrati nell’esercizio delle armi. Infatti negli orfanotrofi si ha una cura costante
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            della manutenzione delle armi.  Alla disciplina musicale è riservata un’importan-
            za fondamentale, ma anche la ginnastica, sempre attiva in questi istituti, assolve
            ad una funzione di disciplina militare, essendo abbinata alla marcia e alla banda
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            musicale ed essendo affidata a un docente militare.  Fra i docenti di musica sono
            assunti anche maestri dei reggimenti stanziati nelle zone circostanti agli orfanotro-
            fi. Questi insegnanti garantiscono costanza ed assiduità nelle correzioni, nei tenta-
            tivi di trascrizione e nello studio quotidiano ed una maggiore frequenza rispetto ai
            maestri che provengono da altre zone. Inoltre sono militari, dunque lavorano entro
            canoni disciplinari che predispongono gli allievi alle norme relative al loro futuro
            professionale. Ad esempio nell’Orfanotrofio di S. Lorenzo di Aversa sono scelti il
            maestro di clarinetto, Francesco Pischel e il maestro di corno da caccia, Giuseppe
            Hoffoniller, entrambi tedeschi e provenienti dal Reggimento Cavalleggeri austriaci
            stanziato ad Aversa.

               Un aspetto fondamentale è la richiesta pressante dell’Esercito Borbonico per
            l’arruolamento degli allievi più esperti, detti anche “maestrini”, perché spesso as-





            23  Altri orfanotrofi sorsero negli anni successivi, fra cui il S. Francesco di Paola in Aversa
                (che però ebbe vita breve) istituito con gli stessi criteri amministrativi del S. Lorenzo di
                Aversa,  enrica doniSi, Le Scuole Musicali dell’Orfanotrofio di S. Lorenzo di Aversa, S.
                Antimo, Eurostamp srl, 2012, pp. 145-151. Negli orfanotrofi erano ammessi anche allievi
                a pagamento che erano esentati dal marciare e potevano essere congedati su richiesta del-
                la famiglia. In genere i figli dei militari godevano di qualche beneficio economico, Ivi, pp.
                20-28, 50.
            24  Dal 1821 l’Albergo dei poveri è diretto da un tenente colonnello, Francesco Zehender, che
                presenta un solido curriculum, con testimonianze dei monaci di Montecassino e certifica-
                zioni che attestano la lotta del tenente contro la carboneria in Terra di Lavoro. Candidatu-
                ra del tenente colonnello Francesco Zehender al posto di direttore dell’albergo dei Poveri
                del 9 novembre 1821, ASN, MI, I Inv., busta 1901.
            25  Diversi documenti ne dimostrano la cura costante. Eccone due esempi. Per la manutenzio-
                ne delle Casse de’ Tamburri, Sala d’Armi, Guardaroba della Banda, giusta l’appalto da
                Gennaio ad Agosto 1860 d.19,20 […], ASCE Opere Pie, F. 30, f. 1; Per la manutenzione
                delle Casse de’ Tamburri, Sala d’Armi, Tenuta della Banda, giusta l’appalto d. 9.60 [ducati
                9.60], Aversa 20 Settembre 1860, ASCE, Opere Pie, F. 30, f. 1.
            26  Nel S. Lorenzo dal 1863 la ginnastica è affidata al comandante Nicola Abbondati, «L’Eco
                di Aversa», a. II, n. 3, 1 luglio 1863, p. 52.
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