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LEALTÀ E COMPROMISSIONE: LA DISCRIMINAZIONE NEI FONDI ARCHIVISTICI DELLA MARINA MILITARE. STORIA, ARCHIVI E BIOGRAFIE
Il primo decreto relativo all’epurazione fu il regio decre- naio 1925; infine tutti gli atti volti al mantenimento del
to-legge del 28 dicembre 1943 n. 29/B - modificato in se- regime o di “collaborazione attiva, di aiuto e di assistenza
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guito dal rdl 12 aprile 1944 n. 101 - che raccoglieva e prestata al tedesco invasore”, successivamente all’8 settem-
integrava organicamente le direttive emanate fino a quel bre 1943 (art. 6). Il capo II del titolo I istituiva gli organi
momento. Il decreto regolava la «defascistizzazione delle istituzionali e cui erano demandate decisioni in materia di
Amministrazioni dello Stato, degli Enti locali e parastatali, epurazione: l’Alto Commissariato per la punizione dei de-
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degli Enti comunque sottoposti a vigilanza o tutela dello litti e degli illeciti del fascismo (art. 10) retto da un Alto
Stato e delle aziende private esercenti servizi pubblici o di Commissario, assistito da un Alto Commissario aggiunto;
interesse nazionale». Secondo il provvedimento, dovevano le Corti distrettuali (art. 16) e le Commissioni provinciali
essere sottoposti a giudizio coloro che avevano «militato (art. 17). Con il titolo II il decreto stabiliva infine le norme
nel partito fascista» e avevano avuto «qualifica di squadri- di diritto processuale, con le fasi dell’istruzione, del giudi-
sta, marcia su Roma, gerarca o sciarpa littorio» (art. 1) e zio, delle impugnazioni e dell’esecuzione. Il meccanismo
inoltre tutti coloro che, pur non rientrando in tali defini- dell’epurazione fu però lento a mettersi in moto e sorsero
zioni, militando nel Partito Nazionale Fascista si fossero presto quelle difficoltà che caratterizzarono l’intero proces-
«resi colpevoli di fatti costituenti attentato alla libertà in- so epurativo di lì in avanti, tra le quali soprattutto le pro-
dividuale» (art. 2). La valutazione veniva affidata, a seconda blematiche relative all’interpretazione dei testi di legge e,
della posizione gerarchica, al Consiglio dei ministri, ai con- quindi, all’individuazione delle figure da giudicare.
sigli di amministrazione e alle commissioni di disciplina Il 4 giugno 1944 Roma fu liberata dagli Alleati e il 5 giu-
dei singoli ministeri, o ad una speciale commissione pro- gno Vittorio Emanuele III si ritirò a vita privata lasciando
vinciale (art. 3), le quali confluirono con il rdl del 12 aprile la funzione di capo di stato al figlio Umberto, con il titolo
1944 in una «Commissione unica, presieduta da un Mini- di luogotenente del Regno. Dopo poco, il 18 giugno, si
stro o da un Sottosegretario di Stato, nominato con decreto costituì il primo governo Bonomi, emanazione diretta del
Reale, su proposta del Capo del Governo» (art. 1). Veniva CLN e approvato dagli Alleati, timorosi nei confronti del
inoltre indicato chi era escluso dal procedimento epurativo potere assunto dai partiti di sinistra, a patto della fedeltà
(art. 4), tra i quali soprattutto coloro che, pur avendo mili- alle clausole armistiziali. Velocemente, anche se in un cli-
tato nel PNF, si fossero distinti nella lotta contro il nemico ma di spinte politiche eterogenee, fu approvata una legge
nelle zone occupate. Nel decreto del 28 dicembre 1943 le quadro sull’epurazione: il dll del 27 luglio 1944 n. 159
sanzioni previste erano quelle di rimozione dalla carica e “Sanzioni contro il fascismo”. La legge fu punto di svolta
dispensa dal servizio. Veniva, inoltre, fissato il limite tem- per l’epurazione e diede inizio ad una fase ascendente del
porale nel quale si sarebbe dovuta compiere l’epurazione, processo di defascistizzazione . Con essa le pene previste per
comminato in tre mesi dall’entrata in vigore della legge o i membri del governo fascista e i gerarchi fascisti – «colpe-
dalla data di rientro sotto l’amministrazione italiana per i voli di aver annullate le garanzie costituzionali, distrutte
territori non ancora restituiti, limite che nei fatti risultò le libertà popolari, creato il regime fascista, compromesse
difficile da rispettare. e tradite le sorti del Paese condotto alla attuale catastrofe»
In seguito alla cosiddetta “svolta di Salerno”, nella quale (art. 2) - divennero più severe, fino all’ergastolo e alla pena
il Partito Comunista accettò di collaborare con Badoglio di morte, ed il loro giudizio fu demandato ad un’Alta corte
e il Re, il 22 aprile 1944 fu costituito il primo governo di giustizia. Il giudizio per gli altri reati punibili venne ora
di unità nazionale, in cui erano rappresentati i sei partiti affidato agli organi giudiziari ordinari, le Corti d’assise e i
del CLN, con Badoglio alla guida. Il governo, che rimase tribunali penali (art. 4) e quello sui militari veniva ovvia-
in carica solo fino al 18 giugno 1944, emanò il rdl del 26 mente demandato ai tribunali militari (art. 5). Le sanzioni
maggio 1944 n. 134 denominato “Punizione dei delitti e di interdizione dai pubblici uffici e di privazione dei diritti
degli illeciti del fascismo”, che varava le prime norme pe- politici erano previste per chi, «per motivi fascisti o avva-
nali della defascistizzazione, indicava i reati e gli illeciti lendosi della situazione politica», avesse compiuto «fatti di
fascisti, istituiva gli organi dell’epurazione nazionale e sta- particolare gravità che, pur non integrando gli estremi di
biliva le norme di diritto processuale. Il capo I del titolo I reato, siano contrari a norme di rettitudine o di probità po-
del decreto erano elencati i reati fascisti, con relativa pena. litica» (art. 8) ed erano applicate da Commissioni provin-
Essi erano: l’insurrezione armata del 28 ottobre 1922; l’or- ciali. Tra le attenuanti (art. 7) rimaneva importante l’essersi
ganizzazione di bande fasciste; il colpo di Stato del 3 gen- distinti nella lotta contro i tedeschi occupanti.
11 Regio decreto-legge 12 aprile 1944, n. 101, Norme integrative dei 12 L’Alto Commissariato per la punizione dei delitti e degli illeciti del
Regi decreti-legge 28 dicembre 1943, n. 29/B e 6 gennaio 1944, n. 9, fascismo sostituì l’Alto Commissariato per l’epurazione nazionale,
sulla defascistizzazione delle Amministrazioni dello Stato, degli Enti locali che non aveva in realtà esercitato alcuna funzione, istituito con rdl
e parastatali, degli Enti comunque sottoposti a vigilanza o tutela dello Stato del 13 aprile 1944 n. 110, Istituzione di un Alto Commissariato per la
e delle Aziende private esercenti servizi pubblici o di interesse nazionale e epurazione nazionale dal fascismo.
sulla riammissione in servizio degli appartenenti a dette Amministrazioni, 13 Guido Melis, Note sull’epurazione nei ministeri, 1944-1946, in
Enti ed Aziende già licenziati per motivi politici. «Ventunesimo secolo», vol. 2, 2003, n. 4, p.17.
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