Page 16 - Lealtà e Compromissione - La Discriminazione nei Fondi Archivistici della Marina Militare - Storia, Archivi e Biografie
P. 16
LEALTÀ E COMPROMISSIONE: LA DISCRIMINAZIONE NEI FONDI ARCHIVISTICI DELLA MARINA MILITARE. STORIA, ARCHIVI E BIOGRAFIE
Fu abolita la Commissione centrale, unico organo d’appello stati compiuti da persone rivestite di elevate funzioni di
fino ad allora, e venne definito come termine ultimo del- direzione civile o politica o di comando militare, ovvero
la defascistizzazione il 30 giugno 1946, termine che ebbe siano stati commessi fatti di strage, sevizie particolarmente
23
bisogno almeno di una proroga nell’Italia settentrionale . efferate, omicidio o saccheggio». Inoltre, prevedeva la com-
Dopo la crisi del governo Parri e la fine del mandato segui- mutazione delle pene di morte, degli ergastoli e delle pene
ta alle sue dimissioni, il 10 dicembre 1945, con il primo detentive superiori ai cinque anni, mentre per i reati mili-
24
governo De Gasperi iniziò una fase discendente o di ri- tari includeva amnistia e condono per i reati punibili con
26
piegamento del processo di epurazione, che nell’opinione un massimo di cinque anni. L’amnistia si applicava ai reati
pubblica si presentava ormai come un problema lasciato commessi a tutto il 18 giugno 1946. Molte furono le criti-
alle spalle, in quanto compiuto dal punto di vista politico che al dettato normativo vago e all’ampiezza dell’amnistia e
e da completare unicamente come questione amministrati- lo sbigottimento dell’opinione pubblica fu enorme. Imme-
27
va. Il corso epurativo, però, rimaneva ampiamente aperto al diatamente dopo fu la volta del dlp del 24 giugno 1946 ,
Nord, dove avevano agito le commissioni alleate. Con de- n. 10 “Condono di sanzioni disciplinari, amministrative e
creto dell’8 febbraio 1946 n. 22 l’Alto Commissariato per di polizia”, con il quale furono condonate le sanzioni per
le sanzioni contro il fascismo fu soppresso e le sue funzioni infrazioni disciplinari e le sanzioni non superiori alla so-
vennero devolute dal 31 marzo 1946 ad un Ufficio presso spensione, «commesse a tutto il giorno 18 giugno 1946 da
la Presidenza del Consiglio, con compiti di mera vigilanza. dipendenti dalle Amministrazioni dello stato, compresi i
Nonostante i casi ancora pendenti e le molte commissioni militari e gli appartenenti ai corpi militarizzati».
25
ancora al lavoro l’epurazione subì un arresto. Alla fine del 1947 avevano cessato l’attività le poche sezioni
L’apice fu raggiunto con l’amnistia disposta con decreto speciali delle corti d’assise ancora attive. Nel 1948, con il
28
presidenziale del 22 giugno 1946, su proposta di Togliatti decreto del 7 febbraio , si riabilitavano infine i funzionari
e frutto di compromessi tra le forze politiche al governo. dell’amministrazione che erano stati colpiti dalla dispen-
29
Il decreto prevedeva «amnistia per delitti politici commes- sa dal servizio e da provvedimenti di retrocessione . Con
si dopo la liberazione» e per i reati politici previsti nel- questo decreto il governo mise la parola fine all’epurazione
la legge sulle sanzioni contro il fascismo, «salvo che siano della pubblica amministrazione.
23 G. Melis, Note sull’epurazione nei ministeri, cit., p. 20. 27 Per l’interpretazione della legge nella Marina Militare si veda il
24 Ivi, p. 17. §1.2.2.
25 Per alcuni dati numerici relativi ai procedimenti ancora istituiti 28 Dl 7 febbraio 1948, n. 48, Norme per l’estinzione dei giudizi di
e le commissioni ancora al lavoro nel periodo compreso tra la epurazione e per la revisione dei provvedimenti già adottati.
primavera del 1946 e l’inizio del 1948, si veda H. Woller, I conti 29 La legge integrativa del 14 maggio 1949 n. 326, inoltre estese le
con il fascismo, cit., cap. VII. disposizioni ad altre categorie di personale.
26 Il decreto fa riferimento ad un precedente atto di amnistia e
condono per reati militari, il dl del 29 marzo 1946 n. 132, Amnistia
e condono per reati militari.
14