Page 113 - Missione in Siberia - I soldati italiani in Russia 1915-1920
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                              Il GOvernO PanrussO e Il nuovo corso della guerra
                          ul fronte occidentale della Siberia, dopo Ekaterinenburg alla fine di lu-
                          glio, era stata occupata il 7 agosto Kazan, dove era stato catturato il
                   S tesoro dello Zar: 160 tonnellate delle riserve auree dello Stato russo,
                   pari a ben seicentocinquanta milioni di rubli. Il Komuc sembrava avere il vento
                   in poppa: ora controllava un territorio vasto quanto l’Italia, disponeva dei mezzi
                   finanziari necessari e poteva contare su di un esercito di crescenti dimensio-
                   ni oltre che sulla Legione cecoslovacca. I rossi erano in ritirata ovunque e a
                   Vladivostok sbarcavano i contingenti alleati, pieni di armi e di rifornimenti.
                      Mentre dopo l'attentato a Lenin del 30 agosto bolscevichi e socialrivoluzio-
                   nari erano impegnati in una lotta fratricida.
                      Anche sull’onda di questi eventi, le principali forze anti-bolsceviche decise-
                   ro di riunirsi in assemblea per dare un contenuto istituzionale alla guerra contro
                   i bolscevichi.
                      L’assise si aprì l’8 settembre 1918 nella città di Ufa, battezzata dall’entusia-
                   smo per la vittoriosa avanzata dei cechi che il 31 agosto si erano ricongiunti a
                   Irkutsk con gli Alleati, e vi parteciparono anche i rappresentanti delle repubbli-
                   che centro-asiatiche. Non vi convennero però rappresentanti dell’ultima auto-
                   rità bianca nata in Siberia, quella di Cita, dove l’atman Semenov aveva instau-
                   rato con l’appoggio giapponese, un proprio governo, pomposamente chiamato
                   “Repubblica cosacca dell’Oriente” .
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                      L’assise di Ufa si caratterizzò subito per la rissosità e la verbosità delle se-
                   dute. Disaccordi quasi su tutto, i delegati sembravano destinati a trascorrere in
                   discussioni un tempo indefinito, quando l’assemblea venne gelata dalla notizia
                   che il 10 settembre i rossi avevano ripreso Kazan. Era la prima cattiva notizia
                   da quattro mesi. Cosa era successo?
                      Proprio mentre si apriva il congresso di Ufa, i bolscevichi avevano sferrato
                   una improvvisa controffensiva sul fronte del Volga, ed il fronte aveva ceduto .
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                      Le truppe rosse ora erano ben altra cosa dalle improvvisate milizie schierate
                   da Lenin nei giorni della presa del potere e che si erano liquefatte di fronte ai ce-



                   193  E. CARR, La rivoluzione bolscevica, cit., p. 341.
                   194  O. FIGES, La tragedia di un popolo, cit., p. 701.
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