Page 118 - Missione in Siberia - I soldati italiani in Russia 1915-1920
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116 Missione in siberia
Sotto la sua guida le formazioni del fronte degli Urali iniziarono alla fine
di agosto un contrattacco generale, riportando un seguito ininterrotto di vitto-
rie . Respinta la minaccia sul fronte settentrionale, dove i bianchi cercavano di
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aprirsi la strada da Perm verso Archangelsk, lo sforzo delle armate bolsceviche
si concentrò a sud, dove il 10 settembre erano state riprese Kazan e, il giorno
seguente, Simbirsk. Lenin, convalescente dopo l’attentato, accolse la notizia
con insolito calore: “Non mi sono mai sentito altrettanto forte e fiducioso” .
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Alla fine del mese e dopo duri combattimenti Tucachevskij era alle porte
della stessa Samara, che fu rioccupata fra il 7 e l’8 ottobre seguenti .
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Di fronte alla superiorità del nemico, che ora schierava circa 105.000 uomi-
ni, i cechi erano ripiegati verso gli Urali per ricongiungersi ai reparti dei com-
patrioti che arrivavano a dar loro manforte. In questi combattimenti, cominciò
a manifestarsi fra i cechi, a giudizio degli osservatori italiani, “una perniciosa
rilassatezza”, frutto della stanchezza e, probabilmente, del desiderio di tornare
in Europa a combattere per il proprio paese. . Quanto ai russi, i legionari
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avevano perduto ogni fiducia in loro: durante la ritirata da Simbirsk alcuni re-
parti dell’Armata del Popolo, le unità arruolate dal Governo di Samara, si erano
sbandate, alcune passando ai bolscevichi .
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Il Governo di Samara, ultimo simulacro della legittima maggioranza socia-
lista alla Duma, si rifugiò a Ufa; senza più un esercito e senza quasi più un ter-
ritorio, esso si ritrovò ben presto esautorato da quello di Omsk ormai in mano
alla destra reazionaria .
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208 W. BRUCE LINCOLN, I bianchi e i rossi, p. 167.
209 V. SEBESTYEN, Lenin, cit., p. 396.
210 “Gli czechi che operano in direzione di Perm hanno raggiunto Kangur (45 miglia a sud di Perm)
ma furono costretti a ripiegare da Krasnofimersk (100 miglia sudest di Perm). Sul Volga rilevati
forze nemiche si sono concentrate contro di loro, e la situazione è seria”. Supplemento al Noti
ziario giornaliero britannico del 2 settembre. AUSSME, E11, B. 121, fasc. 7.
211 G. BAZZZANI, Soldati italiani, p. 250.
212 A proposito di queste truppe un telegramma del Ministero della Guerra italiano riportava il 22
settembre: “Czechi Volga hanno sgombrato Kazan e combattono Samarà ed Ekaterinbur in con
dizioni numeriche svantaggiose […]. Gli Czechi hanno riunito 45.000 russi combattenti sui quali
però non sarà fatto perfetto sicuro assegnamento”. AUSSME, E11, B. 121, fasc. 3.
213 O. FIGES, la tragedia di un popolo, cit., pp. 702703.
capitolo quinto

