Page 121 - Missione in Siberia - I soldati italiani in Russia 1915-1920
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Gli irredenti fra Omsk e Versailles 119
ti dal colonnello Krassilnicov e dal capo del Partito Liberale Viktor Pepelajev,
decise che la gestione del Direttorio dovesse avere fine per consentire ad un
governo forte di fare fronte alla prossima offensiva nemica.
Circolavano inoltre voci insistenti secondo cui il ministro dell’Interno Ro-
govsky, un socialista assai ostile ai militari, fosse giunto ad Omsk fornito di
cospicui mezzi finanziari dai tedeschi per instaurare in Siberia un governo filo-
bolscevico . Si decise dunque di agire in fretta.
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La notte del 17 novembre un gruppo di ufficiali arrestò ad Omsk due rap-
presentanti del Direttorio, e li tradusse immediatamente alla frontiera assieme
a Rogovsky. I due erano Avkesentiev e Zenzinov, ovvero i principali esponenti
social-rivoluzionari. Il resto del Direttorio dichiarò se stesso decaduto e trasferì
i propri poteri a Kolchack. Incerto sull’accettare, dietro sollecitazione del ge-
nerale britannico Knox, l’Ammiraglio fu infine convinto e il giorno 18 diramò
un decreto con cui assumeva “per ordine del consiglio dei ministri del governo
russo”, la carica di Comandante supremo .
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Con questo atto il Governo di Omsk fu spogliato della sua ultima forma de-
mocratica per trasformarsi in un regime militare. Una dittatura la cui legittimità
e i cui sistemi, a giudizio di molti, non furono migliori di quelli dei rossi, e che
venne infatti prontamente ribattezzata il bolscevismo di destra.
In un successivo proclama alla nazione l’Ammiraglio delineò gli obbiettivi
del suo governo: un esercito efficiente, la vittoria sul comunismo e l’instaura-
zione di un governo conforme alla volontà del popolo:
“Gli scopi del Governo che devono diventare l’oggetto principale di tutti
gli onesti cittadini della Russia, sono di liberare il Paese dal giogo bolsce-
vico, di salvare i resti dei beni nazionali e di mettersi, in seguito, in buon
ordine, alle riforme della vita del popolo sulla base dei principi della par-
tecipazione libera del popolo tanto negli organi del governo centrale che
in quello locale. Soltanto allora la terra sarà assicurata al lavoratore russo,
l’industria sarà ristabilita, e l’operaio russo avrà le garanzie più vantaggio-
se di lavoro e di esistenza. Raggiungere questo scopo, ecco il programma
principale del Governo Russo. Non avendo possibilità di far votare le leggi
ai rappresentanti del popolo, il Governo cerca di preparare il Paese alle
elezioni dell’Assemblea nazionale Panrussa, e convocherà tra poco una
commissione per l’elaborazione del progetto necessario. F.to Kolciak ”.
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216 G. BAZZANI, Soldati italiani nella Russia in fiamme, p. 265.
217 O. FIGES, La tragedia di un popolo, cit., p. 705.
218 Situazione politica della Siberia alla costituzione della Missione Italiana, p. 4, AUSSME, F3,
B. 271.

