Page 425 - Missioni militari italiane all'estero in tempo di pace (1861-1939)
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LA  MISSIONE  AERONAUTICA  ITALIANA  IN  ARAIIIA  SAUDITA  (1935-39)   415


         primi  velivoli  erano stati  sette  Farman  c Caudron G.III  residuati  bellici  italiani,  acquistati nel
         1921  tramite un  industriale  ligure  (Telespresso 210044 cit.).  Ad  essi  avevano  fatto  seguito nel
         novembrc  1924  alcuni  De  Havilland  DH.9  residuati  bellici  ed  il  G-EAYU,  escmplare  della
         versione DH.9C con abitacolo cabinato posteriore per due passeggeri e già appartenuto alla De
         Havilland  Aeroplane  Hire Service  Ltd.  (A.J.  Jackson,  British  Civil Aircra(t since  1919, voI.  2,
         Londra, Putnam, 1973 (2" ed.), p. 51; il cito  telespresso 21004 parla di due "Clevclands"). Piloti
         e meccanici  erano "russi bianchi e tedeschi  in  cerca d'avventura":  un  pilota  russo saltò in  aria
         con il  DH-9C per l'esplosione al  suolo di  una  bomba  mal  spolettata Oackson, cit.;  telespresso
         210044 cit.). Quando Ibn Saud conquistò Gedda vi trovò solo cinque aerei, in pessime condizioni,
         cui si  aggiunsero  nella primavera 1936 un  Caudron quadriposto da turismo,  forse  un  Phalène,
         offerto  al  re  dal  governo  francese,  c  seguito  da  un  ulteriore  Caudron,  del  tipo  Simoun,  fu
         donato  dalla  Francia  il  17  aprile  1938  (MAE,  Gab  a  GabAereo,  prot.  4878,  7  aprile  1936;
         Ciccu  a GabAereo,  189  RP,  18  settembre  1938, p.  9).
              (16)  Ayman Habib, The pilot with a story o( hal( a century to tell, Saudi Gazette, 13 aprile
         1985. Sono particolarmente grato al  Dottor Angelo Pesce  per la segnalazione di  questo articolo
         sul capitano Saeed l3akhsh che costituisce l'unica testimonianza personale a noi nota di uno degli
         allievi  sauditi addestrati in  Italia.
              (17)  DDI,  8"  serie,  voI.  II, doc.  600  (p.  582).
              (18)  Per questi  e gli  altri dettagli  personali  dipendiamo da A.  Habib, cit.
              (19)  Secondo  Bakhsh,  Mandili  fu  poi  il  primo  pilota  saudita  a  portare  in  volo  un
         notabile  lo  stesso  Feysal,  che effettuò  il  percorso da Taif a Gedda.  Nel  1944, con l'arrivo di
         alcuni  DC-3  ottenuti  dagli  americani,  Bakhsh  divenne  uno dei  primi  piloti  della  compagnia
         aerea nazionale,  la  Saudia.
              (20)  GabAereo a MAE, AP III, telespresso 11381, 6 marzo 1936; MAE, Ai> III a GabAereo,
         telespresso  218243,  3 O maggio  1936;  Il  principe  ereditario  dell'Arabia  Saudita  visita gli
         impianti aeronautici, Le vie dell'aria,  26 maggio  1935, p.  2.
              (21)  Comando  III  ZAT a  MinAer/DGi>MS,  prot.  4541,  15  giugno  1935,  in  AUS/AM,
         raccolta  incidenti  di  volo.
              (22)  Telespresso  11381, cit.
              (23)  Scuola  Caccia,  memorie  storiche  per  l'anno  1935,  in  AUS/AM.  Dobbiamo  la
         scoperta  della  presenza  saudita  ad  Aviano,  non  citata  altrove  e  sfuggitaci  nel  1994,  ad  un
         preciso  ricordo del  generale Salvatore Teja.
              (24)  Una  foto  dell'incidente scattata dall'allora sottotenente Teja  c rintracciata successi-
         vamente alla pubblicazione di Ali sul deserto  fu  pubblicata a corredo della  recensione del  libro
         su Ali Antiche, a.  IX,  n.  34, settembre  1994, p.  25.
              (25)  GabAereo a MAE, AP  III, telespresso 3027, 21  gennaio  1936.
              (26)  GabAereo a MAE, AP  III, telespresso 6698, 8 febbraio  1936.
              (27)  31 0  Stormo B. M., memorie storiche 1936; generale Alberto Briganti, agenda 1936,
         sub data.
              (28)  Generale Alberto Briganti, agenda  1936, sub data.
              (29)  T c1espresso  l  13 81, cit.
              (30)  GabAereo a MAE, AP III,  telespresso 9827, 3 marzo 1936. In  realtà la  loro partenza
         avvenne ilIO aprile (telespresso  13872, 18  marzo 1936).
              (31)  Telespresso  11381, cito
              (32)  GabAereo a MAE, AP  III, telespresso  23284,  6  maggio  1936.  In  realtà i due  piloti
         scelsero  di  sbarcare a  Porto  Said  e  proseguire  per Gedda direttamente  da  Suez  con  la  Franca
         Fassio:  prima  di  essere  risolto,  il  mutato  programma  creò  non  poco  scompiglio  al  Ministero
         degli  Esteri  (GabAereo  a  MAE,  AP  III,  tclespresso  27389,  27  maggio  1936;  MAE,  Ai>  III  a
         GabAereo, telespresso 220449,  17 giugno  1936).
              (33)  Legazione di  Gedda a MAE,  telespresso  293/82,  15  aprile  1936.
              (34)  MAE,  AI>  III  a GabAereo,  telespresso  218243, 30 maggio  1936.
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