Page 431 - Missioni militari italiane all'estero in tempo di pace (1861-1939)
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DALLE  MISSIONI  MILITARI  DELL'800  AL  "PEACEKEEPING"
                            ANALOGIE  E  CONTINUITÀ


                                                              GIORGIO  GIORGERINI




             Nelle  due  giornate  di  questo  Convegno  dedicato  alle  missioni  delle  Forze
        Armate italiane all'estero in  tempo di  pace, è stata presentata una panoramica a
        tutto campo di  importanti pagine di  storia nazionale, alcune addirittura ignorate
        o  poco  conosciute,  ma  che  ci  hanno  dato  la  testimonianza  documentata di
        quanto i nostri apparati militari - dal  1861 in  poi - siano stati chiamati in causa
        per accorrere  dove  crisi  e sommovimenti locali  potevano mettere a  repentaglio
        l'equilibrio e i rapporti all'interno di quello che una volta si chiamava il "concerto
        internazionale",  ma  anche  dove  interessi  nazionali  aspiravano  ad  allargamenti
        territoriali o a significative presenze al di là dell'esistenza di crisi. Apparati militari
        e forze navali e terrestri mobilitati come longa manus di una politica estera italiana
        che in  140 anni di  storia non ha  perduto alcune delle sue  principali  peculiarità,
        purtroppo non delle  migliori.
             Questo accorrere all'estero ha avuto importanza e peso diversi da occasione
        a  occasione,  specie  se  lo  confrontiamo  con quanto  ne  trassero  di  profitto  altre
        potenze  rispetto a ciò che ottenne l'Italia.  La  stessa  natura delle  missioni  è stata
        diversa e non omologabile. Missioni di grande rilievo quali le campagne oceaniche
        della  Marina  rappresentano  l'esecuzione  di  una  delle  funzioni  tradizionali  delle
        marine  militari:  la  naval diplomacy,  specie  nella  situazione  italiana  d'allora,  di
        mancanza  di  presenza  diplomatica  in  Estremo  Oriente  e  nel  Sud-est asiatico.
        Altrettanto importante, ma che rientra ancora nell'alveo della funzione diplomatica
        delle marine, la costituzione delle stazioni navali e delle divisioni navali permanenti
        nell'America centro-meridionale, in  Oceano Indiano, in  Cina.
             Certamente diverse sono la  natura e il  significato di missioni aeronautiche o
        terrestri in regioni lontane, o certe operazioni d'intervento quali quelle complesse
        a Creta o nella Cina del  1900.
             Importanti gli interventi nel Levante e nella regione dei Balcani, cioè in un'area
        geopolitica  cui  siamo  cuciti  pelle  contro  pelle,  così  come  dimostrano  ancora  le
        situazioni odierne.
             Però quelle che oggi, per natura e peso, ci appaiono più rilevanti per il contesto
        politico  e strategico  e  gli  interessi  coinvolti  e  che  meglio  si  collegano  con  le
        emergenze del  nostro tempo e per l'internazionalità degli  interventi e per prime
        forme  di  comandi  plurinazionali,  sono  certo  le  vicende  della  crisi  di  Creta  del
         1896-98 e delle operazioni in Cina del 1900 per la rivolta dei Boxer. Primi esempi
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