Page 75 - Missioni militari italiane all'estero in tempo di pace (1861-1939)
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APPENDICI 67
Appendice 5
Pirocorvetta di 10 ordine ad elica Magenta
La nave fu impostata per la marina del Granducato di Toscana, ma gli
avvenimenti politici che portarono alle annessioni e alla costituzione del regno
d'Italia la fecero diventare italiana.
Fu varata il 17 luglio 1862 nell'Arsenale Mediceo di Livorno, e costruita su
piani dell'ing. Martini.
Aveva uno scafo cii legno e un dislocamento di 2.552 tonnellate.
Lunghezza 67,1; larghezza 12,9; immersione 5,9.
Naturalmente a propulsione velica come era consuetudine, ma con una
propulsione ausiliaria a vapore di 500 Hp fornita dalla Ditta Penn di Greenvich
(2 cilindri - 10 nodi).
Era armata con 22 cannoni (14 da 40, 4 da 16 cm e 2 obici da 20 cm).
Era, indubbiamente una bella unità che, dopo la missione a Tunisi e Sfax per
proteggere i connazionali a causa dei rivolgimenti locali, fu destinata di stazione
al Rio della Plata al comando del capitano di fregata Orazio Persichetti nel corso
ciel 1865 e successivamente del capitano cii fregata Camillo Lampo, comandante
della stazione.
Con uno S.M. di 17 ufficiali e 345 cii equipaggio (ridotto a 297 per l'esigenza)
subì qualche trasformazione prima della partenza.