Page 76 - Missioni militari italiane all'estero in tempo di pace (1861-1939)
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Appendice 6
Profilo del capitano di fregata Vittorio Arminjon
Il comando della Magenta fu assegnato al capitano di fregata Vittorio Arminjon.
Anch'egli ha la sua storia.
Era nato a Chambery il 9.10.1830 e all'età di 12 anni era entrato nella
a
Scuola Marina di Genova. Guardiamarina di 2 classe ili. 7 .1846 e di ]'I classe il
1.6.1847. A 17 anni.
Partecipò alla campagna in Alto Adriatico con la squadra sarda nel 1848-49
imbarcato sulla fregata San Michele e sul piroscafo Tripoli.
Con il grado di luogotenente di vascello partecipò alle operazioni navali
della guerra di Crimea (1855-56) imbarcato sulla fregata Carlo Alberto e sulle
corvette Aurora e San Giovanni.
A seguito del trattato tra il Regno di Sardegna e la Francia con il quale si
stabiliva la cessione di Nizza e della Savoia, venivano interessati i cittadini piemontesi
e nizzardi con un nuovo status.
È noto che Garibaldi si arrabbiò non poco.
Gli articoli 5 e 6 del trattato interessavano i giudici ed i militari: qualora
avessero optato per la cittadinanza francese avrebbero continuato "du benefice
risultant de l'inamovibilitè pour la Magistrature et de garanties assuree a l'armee''.
Se, per contro, avessero voluto mantenere la nazionalità sarda (attenzione, non
italiana) avrebbero avuto un anno di tempo, a partire dalla ratifica, per richiedere
di trasportare il domicilio in Italia con la possibilità di conservare gli immobili sui
terrtori ceduti alla Francia.
[Vedasi G. Galuppini, La cessione di Nizza e Savoia alla Francia ed il
passaggio nella marina francese di Ufficiali della Marina Sarda, in "Bollettino
d'Archivio" dell'U.S.M.M., A.I., n. 1 9/87 pp. 153-168J.
Arminjon decise di seguire il destino della sua terra e, il 15.6.1860 presentò
le dimissioni al Comando della Marina, passando in ruolo a quella francese con
il grado di luogotenente di vascello di 2 classe.
a
Catto di Arminjon era certo dovuto alla reazione sdegnata al baratto territoriale
che era avvenuto per una decisione politica senza interpellare gli abitanti.
(Vedasi Osimo: la storia si ripete).
La proclamazione del Regno d'Italia del 17.3.1861 e il vissuto nella Marina
Sarda lo fecero ripensare e, considerata la possibilità di optare per la cittadinanza
entro un anno, riprese la cittadinanza italiana ed avanzò un'istanza per essere
riammesso nella Marina Italiana con una lettera da Genova, datata II.4.1861.