Page 35 - Momenti della vita di guerra - Dai diari e dalle lettere dei caduti
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XXXIV Momenti della vita di guerra
morire in Abissinia, ma lo faranno con animo diverso dal nostro». Continua sulla rivista di
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Benedetto Croce la serie di articoli su Mazzini e Cavour.
1936
Recensisce per «La Critica» la voce Risorgimento de L’Enciclopedia Italiana redatta da Walter
Maturi. Omodeo apprezza il lavoro dello storico napoletano a cui rimprovera però di aver
dato poco risalto all’azione e soprattutto agli ideali di Mazzini e Cavour, «che noi ritroviamo
in noi stessi anche dissoltosi l’involucro mitico in cui operarono» Laterza dà alle stampe il
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volume Alfredo Loisy, storico delle religioni.
1937
Commenta il volume di Niccolò Rodolico Carlo Alberto negli anni di regno 1831 -1843 edi-
to da Le Monnier nel 1936. Una valutazione severa quella che Omodeo fa del lavoro dello
storico siciliano troppo, a suo avviso, intento a una ricostruzione apologetica della politica
del re di Sardegna in un periodo cruciale della storia italiana e europea. Ben più esplicito e
meno diplomatico il suo giudizio in una lettera a Croce, in cui definisce il libro di Rodo-
lico «una vera vergogna per la completa scimunitaggine, senza pregio alcuno di critica» .
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Riprende gli studi sul Risorgimento e chiede a Croce di procurargli l’accesso alla Biblioteca
Reale di Torino per completare la ricerca su Cavour.
1938
Ai primi di settembre torna a Parigi per approfondire e completare le ricerche sulla cultura
francese nella Restaurazione. Qui, probabilmente incontra lo storico Aldo Garosci con cui
stabilirà una fattiva collaborazione nel dopoguerra. Per l’aggravarsi della situazione europea
in seguito alle deliberazioni della Conferenza di Monaco del 28-30 settembre, rientra a
Napoli.
1939
Lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale provoca ansia e incertezze. Spera che l’Italia
non entri nel conflitto perché: «son convinto che la guerra non aggiusta niente e si creano
guai anche per le altre generazioni.» Non interrompe comunque il suo lavoro di studioso.
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Completa l’analisi della storiografia su Carlo Alberto.
1940
Inizia la collaborazione con la casa editrice Einaudi con il volume La leggenda di Carlo Al-
berto nella recente storiografia, in cui si propone di ridefinire la politica e la personalità del
sovrano sulla base di una rigorosa ricerca documentaria e di superare le interpretazioni date
dalla storiografia di orientamento monarchico. L’intesa con la casa editrice dello struzzo si
rafforza e a Omodeo è affidata la responsabilità scientifica della Biblioteca di cultura storica.
Porta a compimento la lunga ricerca su una delle figure di spicco del Risorgimento naziona-
le e pubblica con La Nuova Italia L’opera politica del Conte di Cavour, Parte I, (1848 – 1857),
lavoro che rimane tuttavia incompiuto.
1941
Esce per l’editore Einaudi il volume Vincenzo Gioberti e la sua evoluzione politica in cui
Omodeo considera il neoguelfismo come un espediente tattico per coinvolgere l’Italia mo-
derata nei profondi cambiamenti del Risorgimento nazionale, ma non un momento co-
struttivo come invece sono stati gli ideali di Mazzini e di Cavour che restano vivi nella storia