Page 21 - Repertorio degli Ufficiali dei Carabinieri Reali 1814-1871
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            ganismo era già stato istituito prima del 13 luglio 1814 e più precisamente il 1°
            luglio. Ciò è testimoniato anche da altre fonti che citano alcuni militari dell’Arma
            come, ad esempio, Benedetto Allemandi e Giovanni Battista Biancelli, già arruo-
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            lati in quella data .
               Si può concludere, così, che la data effettiva di nascita del Corpo dei Carabinieri
            Reali deve essere fatta risalire al 1° luglio 1814, successivamente ufficializzata
            appunto con le citate Regie Patenti.
               Si tenga conto che la lettura del “progetto d’istruzione provvisoria per il Corpo
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            dé Carabinieri Reali”  del 16 giugno 1814 permette di sottolineare che “li Capita-
            ni, Luogotenenti, o Sotto-tenenti potranno riunire diverse pattuglie d’infanteria, o
            cavalleria, in ogni caso che lo esiga il bisogno di servizio”. Erano poi disciplinati
            i casi straordinari da segnalare a cura dei comandanti delle brigate direttamente al
            Colonnello comandante del Corpo e all’“Ufficio d’Ispezione generale”, tra i quali
            se ne indicano alcuni ritenuti particolarmente significativi come “i furti con frattura
            commessi da malviventi attruppati in numero di più di due, di giorno o di notte.
            I delitti d’incendio, e d’assassinio. […] Gli arresti di spie, il sequestro delle loro
            corrispondenze e di ogni altra carta, e documento che potesse dar indizi, e sommi-
            nistrar prove sovra delitti, e complotti attentatori alla sicurezza interna, o esterna
            dello Stato”.
               Così è possibile attribuire in maniera più corretta i compiti assegnati ai singoli
            componenti dei due organismi, Buon Governo e Carabinieri Reali: “l’Ispezione, o
            raccolta delle notizie, è affidata specialmente al Presidente Capo, ai vice Presidenti,
            e ai Capitani comandanti i Carabinieri Reali nelle Provincie. L’esecuzione delle
            misure è affidata a tutto il corpo, sotto gli ordini di ciascun Commandante [sic] di
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            distaccamento” . La struttura scelta era di tipo gerarchico secondo le caratteristi-
            che tipiche del mondo militare, quindi al vertice del Corpo sedeva il colonnello,
            con un luogotenente colonnello in un incarico significativo di comando direttamen-
            te dipendente, uno o più maggiori incaricati del comando delle divisioni che fino
            al 1815 non erano previsti in organico, più capitani comandanti di compagnia, luo-

            15   Una testimonianza di ciò è offerta dal lavoro di Marsengo e Parlato poiché alcuni dei ca-
            rabinieri compromessi con i moti del 1821 (si citano, a titolo esemplificativo, tra gli altri
            il sottotenente Benedetto Allemandi, arruolato come volontario ed il brigadiere Giovanni
            Battista Biancelli) risultavano arruolati già il 1° luglio 1814 come militari del Corpo stes-
            so. Nel caso in cui il personale arruolato nel Corpo avesse avuto già precedenti professio-
            nali quali, ad esempio, il servizio nelle armate napoleoniche, questo avrebbe trovato ugual-
            mente riscontro nei singoli profili elaborati dai due autori, dove la data di arruolamento nel
            Corpo è il 1° e non il 13 luglio 1814. giorgio MarSengo, giUSeppe parlato, Dizionario dei
            Piemontesi compromessi nei moti del 1821, 2 voll. (I - A-E e II – F-Z), Torino, Istituto per
            la Storia del Risorgimento Italiano – Comitato di Torino, 1982 e 1986, ad vocem. Gli auto-
            ri si rifanno principalmente alle fonti dell’Archivio di Stato di Torino (d’ora in poi AST),
            Ruolo matricolare ufficiali dei Carabinieri reali.
            16   r. denicotti, Delle vicende cit., p. 13.
            17   Tutto il testo è riportato in r. denicotti, Delle vicende cit., p. 68.
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