Page 83 - Repertorio degli Ufficiali dei Carabinieri Reali 1814-1871
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LXXXII RepeRtoRio degli ufficiali dei caRabinieRi Reali 1814 - 1871
con la carica di Sotto Ispettori del Corpo, nel grado di colonnello, incarico soppres-
so formalmente insieme all’Ispezione Generale con R.D. 3 novembre 1831 anche
se fu “cancellata” effettivamente con il Regio Viglietto 9 febbraio 1832: Giovanni
Maria Cavassanti, dal 19 ottobre 1822 all’11 gennaio 1831; Maurizio Des Geneys,
dal 12 gennaio 1831 al 3 novembre 1831. Comandanti in 2° del Corpo col grado
di colonnello, incarico istituito con rescritto datato 26 ottobre 1833: Silvestro di
Buri Lanzavecchia, dal 26 ottobre 1833 al 4 aprile 1835; Giacinto Cottalorda, dal
5 aprile 1835 al 18 luglio 1837; Fabrizio Lazzari, dal 19 luglio 1837 all’11 dicem-
bre 1847; Federico Costanzo Lovera di Maria, dal 12 dicembre 1847 al 6 luglio
1848; Paolo Crispino Avogadro di Valdengo, dal 12 dicembre 1848 al 9 settembre
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1851. Con regio decreto 19 marzo 1852 la carica poi fu soppressa . Di questi,
tre raggiunsero l’apice della carriera nell’Arma. Ciò anche a significare la neces-
sità di garantire una continuità d’azione del vertice con particolare riferimento a
periodi della storia nazionale ove le trasformazioni si susseguirono ad un ritmo
vorticoso. Si è già parlato precedentemente di molti ufficiali che furono nominati
Comandanti dei Carabinieri. Si ritiene, tuttavia, integrare quanto detto sinora con
un’altra considerazione: uno degli ufficiali che aveva avuto il titolo di comandante
dei Carabinieri reali di Sardegna nel grado di colonnello, il luogotenente generale
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Antonio Massidda, ricoprì la carica di Presidente del Comitato dell’Arma . Appa-
re necessario segnalare tale aspetto poiché si trattava di una nomina particolare. Si
consideri che Massidda iniziò la carriera quale guardia del corpo del sovrano per
diventare poi ufficiale di cavalleria e, con il grado di colonnello, dapprima assun-
se l’incarico di comandante del Reggimento Cavalleggeri di Sardegna nel 1850 e
poi quello di Comandante dei Carabinieri di Sardegna sino al loro assorbimento
nell’Arma dei Carabinieri Reali. Così, anch’egli si dovette “convertire” sin dal
1853 alla gestione dei Carabinieri proprio in un momento particolarmente difficile
per l’Isola, che vedeva il passaggio di competenze da un corpo ad un altro con un
rischio potenziale d’incremento della criminalità. Evidentemente, le prove furono
superate adeguatamente se Massidda, già nel 1859 fu promosso maggiore generale
e poi nel 1861 membro nel comitato e quindi Presidente dello stesso.
163 coMando generale dell’arMa dei caraBinieri, Annuario degli Ufficiali cit., p. IV.
164 r. denicotti, Delle vicende cit., p. 206.

