Page 78 - Repertorio degli Ufficiali dei Carabinieri Reali 1814-1871
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Gli ufficiali dei carabinieri reali (1814-1871) LXXVII
ne. In particolare, sono stati individuati tre ufficiali dei Carabinieri Reali presenti
nel ruolo che, in circostanze di tempo e di luogo diverse, hanno dato alle stampe
i propri contributi; si tratta di Tommaso Moriondo, di Gian Carlo Grossardi e di
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Enrico Caretta .
Tommaso Moriondo era originario di Canale (Cuneo) ove nacque nel 1837. En-
trato nell’Accademia Militare nel 1859, ne uscì l’anno dopo con il grado di sottote-
nente, per essere promosso luogotenente nel 1862. Transitato nei Carabinieri l’anno
successivo, prestò servizio presso le legioni di Torino, Genova, Allievi e Milano. A
Genova fu anche addetto allo Stato Maggiore della legione, a Milano fu nominato
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aiutante maggiore . Nel corso della sua permanenza nell’Arma pubblicò:
- con Giorgio Cantelli, il volume Guida pratica del sott’ufficiale e carabiniere
di fronte qualunque reato ed avvenimento che interessano l’ordine e la scienza
pubblica, Milano, Tipografia Bernardoni, 1873, di oltre 450 pagine che fu ri-
pubblicato nel 1878;
- il Regolamento dei carabinieri reali, compilato sul quello generale del Corpo,
16 ottobre 1822 ed arricchito delle modificazioni, istruzioni, circolari, note e
disposizioni di massima emanate dal Governo, dal già Comando generale del
Corpo e dal Comitato da dett’epoca a tutto il 1874, Milano, Tipografia dei fra-
telli Rechiedei, 1874 di quasi 400 pagine, ristampato anche l’anno successivo;
- il Regolamento dei carabinieri reali compilato su quello generale dell’Arma,
16 ottobre 1822, ed arricchito delle modificazioni, istruzioni, circolari, Torino,
G. Candeletti, 1878. In questo caso si trattava della terza edizione riveduta, cor-
retta ed ampliata composta da 555 pagine.
Una produzione attenta ai bisogni interni soprattutto di sottufficiali e carabinieri
ma, evidentemente, anche degli ufficiali. Molto probabilmente, Moriondo cercò di
valorizzare la propria esperienza acquisita sia in incarichi di comando, sia inserito
in attività di staff. Senza ombra di dubbio le sue pubblicazioni rappresentarono uno
strumento d’integrazione e di approfondimento dei regolamenti e delle circolari
che costituivano la base del servizio.
Gian Carlo Grossardi fu uno studioso delle vicende dell’Istituzione e della sua
storia partecipando attivamente con suoi scritti alla formazione di una cultura pro-
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fessionale nel periodo in esame . Nato in provincia di Parma nel 1842, nel 1859 si
arruolò nell’Esercito sardo. Congedato dopo poco, fece il suo ingresso nella scuola
militare di fanteria di Modena per essere promosso sottotenente l’anno dopo. Luo-
gotenente nel 1863, l’anno successivo transitò nei Carabinieri e iniziò una carriera
piena di soddisfazioni e successi che lo portarono a ricoprire, con il grado di te-
nente colonnello, la carica di segretario del Comando Generale dell’Arma dei Ca-
150 Su questi ufficiali chi scrive ha già avviato lo studio di un profilo biografico.
151 Ruolo matricolare cit., ad vocem.
152 Si veda il ruolo matricolare cit., ad vocem che lo individua come Giovanni Carlo Gros-
sardi.

