Page 80 - Repertorio degli Ufficiali dei Carabinieri Reali 1814-1871
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Gli ufficiali dei carabinieri reali (1814-1871) LXXIX
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generale nella riserva, e morì a Torino nel 1912” . Caretta ebbe anche il merito di
dare alle stampe, nel corso della sua carriera, alcuni studi sia di carattere professio-
nale, sia di carattere politico-sociale:
- Sull’organizzazione del Corpo dei Reali Carabinieri, Firenze, Bencini, 1874;
- Sull’istruzione obbligatoria nei suoi rapporti con l’esercito – Considerazioni e
proposte del tenente enrico Caretta, Bergamo, Tipografia Fratelli Bolis, 1875;
- Libro-memoria per il carabiniere e l’allievo carabiniere – compilazione del
capitano Enrico Caretta – Terza edizione riveduta ed ampliata, Roma, Voghera
Carlo, 1878;
- Il matrimonio degli ufficiali nelle condizioni sociali odierne, Torino, Fratelli
Bocca Editori, 1901;
- La legge per l’avanzamento nel Regio Esercito considerata in rapporto ai limiti
a
d’età – 2 edizione accresciuta di scritti vari intorno a questioni militari d’at-
tualità, Torino, Fratelli Bocca Editori, 1905;
- Il socialismo in sé stesso e nei suoi effetti sugli impiegati civili e militari dello
Stato, Torino, Fratelli Bocca Editori, 1908.
Tra questi particolare interesse riveste il volume sull’organizzazione dei Ca-
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rabinieri Reali . Caretta, con il suo primo lavoro, propose alcuni interventi di
riforma dell’Arma nel periodo in questione con l’obiettivo di garantire una mag-
giore efficienza del sistema generale di ordine e sicurezza pubblica. In un periodo
come il decennio 1870-1880, ricco di contributi di pensiero sulla trasformazione
dell’esercito, il suo lavoro, oltre ad essere di particolare interesse, ripensando l’or-
ganizzazione militare appare innovativo e attento al mutamento della società.
Per concludere si deve osservare che l’attenzione di tali ufficiali fu rivolta quasi
esclusivamente a questioni relative alla sfera professionale, con qualche digressio-
ne verso la storia dell’istituzione. Emerge l’impegno educativo verso il personale,
nonché l’attenzione e le strategie per offrire nuovi elementi per la crescita profes-
sionale, sociale e intellettuale dei militari. Non si trattava di trasmettere unicamente
nozioni e suggerimenti per migliorare le capacità e l’efficienza, bensì di traman-
158 alMerico riBera, Il Risorgimento italiano – I Combattenti, Roma, Tosi, 1946, p. 109.
Si deve precisare però che la qualità della scheda non può considerarsi di livello sufficiente
poiché, a p. 124, compare Cazetta Enrico al quale è attribuita la medesima carriera di Ca-
retta. È evidente l’errore. L’Enciclopedia militare riportava il seguente profilo: “Generale,
nato e morto a Torino (1840-1912). Sottot. di fanteria nel 1861, dopo aver partecipato alla
campagna del 1866 passò come tenente nei Carabinieri Reali e si distinse con opera di co-
raggio e di filantropia, tanto da meritarsi nel 1876 due med. al valor civile, una d’argento
ed una di bronzo, entrambe per aver salvato parecchie persone a Clusone (Bergamo) duran-
te due gravi incendi, e nel 1887 una di bronzo dei benemeriti della salute pubblica durante
l’epidemia colerica a Messina. Comandò da colonnello le legioni di Cagliari nel 1895 e di
Milano nel 1896. Collocato in p.a. nel 1897, raggiunse, nel 1906, il grado di maggior gene-
rale nella riserva”, cfr. Enciclopedia Militare cit., II vol. – lett. Bain-Chiesi, ad vocem.
159 L’ufficiale ricopriva l’incarico di comandante della tenenza Carabinieri Reali di Cluso-
ne.

