Page 81 - Repertorio degli Ufficiali dei Carabinieri Reali 1814-1871
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            dare i valori e l’appartenenza ad un organismo quale l’Arma dei Carabinieri che
            sin dalla sua fondazione rappresentava un punto di riferimento per i cittadini e le
            Istituzioni.

            d.   i vertici dei carabinieri reali. brevi cenni
               È interessante sottolineare alcune questioni relative ai vertici dei Carabinieri
            Reali. Sin dalla fondazione del Corpo la scelta dei comandanti ricadde su uffi-
            ciali di assoluta fedeltà al trono. Il loro comportamento ne conferma la massi-
            ma importanza, coniugata con le concrete capacità di governo che li rendevano
            idonei a guidare un organismo, cui si volle affidare sin dalla nascita tanta parte
            nella salvaguardia dello Stato. È utile a questo punto precisare una questione già
            accennata riguardo alla figura apicale. Il ruolo riporta unicamente gli ufficiali che
            inizialmente assunsero l’incarico di colonnello e poi di colonnello Comandante
            del Corpo e ciò perché sia Thaon di Revel, sia Des Geneys, non potevano com-
            prendersi nell’organico dei Carabinieri per due motivi. Il primo riguarda la loro
            posizione di titolari di un organismo sovraordinato di carattere civile che ebbe
            vita brevissima; il secondo che si trattava di ufficiali generali, che perciò all’epo-
            ca non dovevano essere computati nella forza dei corpi che comandavano, ma in
            un ruolo a parte. Volendo analizzare l’arco temporale tra la fondazione del Corpo
            e il 1871, si succedettero al vertice dell’Istituzione dodici ufficiali, indicati dalle
            pubblicazioni ufficiali come Comandanti dell’Arma. In particolare, con la carica
            anche di Presidente capo del Buon Governo (soppressa nel 1816 per dar vita al
            Ministero di polizia): il conte Giuseppe Thaon di Revel di Sant’Andrea, generale
            d’armata, dal 3 agosto al 23 dicembre 1814; il barone Giorgio Des Geneys, luo-
            gotenente generale, dal 24 dicembre 1814 al 13 gennaio 1815 in via temporanea;
            il conte Carlo Lodi di Capriglio, colonnello, dal 2 marzo 1815 al 15 ottobre 1816.
            Con il grado di colonnello Comandante del Corpo: il marchese Giovan Battista
            d’Oncieu de la Bâtie, colonnello, dal 1° novembre 1816 al 19 marzo 1819; il conte
            Alessandro di Saluzzo, colonnello, dal 23 marzo 1819 al 27 ottobre 1820; Giovanni
            Maria Cavassanti, colonnello, dal 2 dicembre 1820 al 19 ottobre 1822. Col grado
            di generale ispettore generale del Corpo: marchese Giovan Battista d’Oncieu de la
            Bâtie, maggior generale, dal 19 ottobre 1822 al 12 gennaio 1831; Giovanni Maria
            Cavassanti, maggior generale, dal 12 gennaio 1831 al 3 novembre 1831. Col grado
            di generale comandante generale del Corpo: Luigi Maria Richieri di Monticheri,
            maggior generale, dal 3 novembre 1831 al 2 luglio 1835; il marchese Michele Taf-
            fini d’Acceglio, maggior generale, dal 7 luglio 1835 all’11 dicembre 1847; il conte
            Fabrizio Lazzari, maggior generale, dall’11 dicembre 1847 al 18 ottobre 1848.
            Col grado di generale comandante del Corpo Federico Costanzo Lovera di Maria,
            maggior generale, dal 29 settembre 1849 al 15 gennaio 1860. Quest’ultimo già
            maggior generale comandante in 2° del Corpo per interim dal 18 ottobre 1848 al
            29 gennaio 1849, data sotto la quale fu nominato comandante effettivo del Corpo.
            Lovera, dal 16 gennaio 1860 assunse il titolo di comandante generale del corpo
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