Page 167 - Scenari Sahariani - Libia 1919-1943. La via italiana alla guerra nel deserto
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Controguerriglia e Controllo del territorio
Con la sua uscita di scena, la tradizione dei sahariani fu tenuta viva dalla
compagnia di Cufra, che dopo la caduta dell’oasi nel febbraio del 1941 confluì
a
in marzo nella 5 Compagnia Sahariana, la prima di una nuova generazione.
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Alla data del 28 marzo gli altri reparti a disposizione del Comando Militare del
Sahara Libico erano 3 compagnie meharisti, 2 gruppi di irregolari, 9 compagnie
mitraglieri, oltre alla squadriglia sahariana che il 1° aprile figurava a Hon con 14
Ghibli. Era un dispositivo statico, adatto a compiti di presidio territoriale che
non aveva più nulla della mobilità propria del Battaglione Sahariano. Recuperare
il terreno perduto avrebbe richiesto tempo, e le nuove unità sahariane non
avrebbero più avuto quella configurazione interforze voluta da Balbo che tanto
aveva sconcertato gli ambienti romani. Del tutto svanita era poi quell’idea di
aggressività e iniziativa dinamica che si era affermata negli anni della riconquista.
una compagnia, un battaglione carri armati di formazione, con 22 M11/39, il IV Gruppo
libico cannoni da 65/17, il III Gruppo da 75/27 del 12° Reggimento Artiglieria, una batteria
da 75CK e una da 105/28, per un totale di 24 pezzi d’artiglieria, due compagnie cannoni
da 47/32 con 14 pezzi, due compagnie mitragliere da 20 mm con 11 armi, una compagnia
controcarro con 9 fucili Solothurn da 20 mm, ed elementi del genio e dei servizi. Nel vicino
caposaldo di Alam el Iktufa era il XVII Battaglione Libico, con una compagnia del XIX, un
plotone mitragliere da 20 mm con 2 armi, una batteria libica da 65/17, una mezza batteria da
47/32 e una mezza batteria da 75/27, per complessive 12 bocche da fuoco.
176 Ministero dell’Africa Italiana, Ufficio Militare, Situazione dei reparti libici alla data del 28 marzo
1941, Diari Storici 2 Guerra Mondiale, Rep. N1-11.
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