Page 163 - Scenari Sahariani - Libia 1919-1943. La via italiana alla guerra nel deserto
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Controguerriglia e Controllo del territorio

            una  carenza  di  fondo  consistente  nella  mancanza  di  una  dotazione  organica
            di  automezzi  in  genere,  e  non  solo  di  automezzi  idonei  al  movimento  fuori
            strada nel deserto. Il XXI Corpo d’Armata per trasferire le sue due divisioni
            dalla Cirenaica alla Tripolitania aveva avuto bisogno di un consistente numero
            di autocarri, che al termine delle grandi manovre erano tornati a disposizione
            dell’Intendenza, in una evidente dimostrazione del fatto che, se le divisioni di
            fanteria potevano essere all’occorrenza autotrasportate, erano però ben lontane
            dall’essere divisioni motorizzate nel senso compiuto del termine. Il tentativo del
            governatore generale della Libia di forzare la mano indicando la necessità di una
            tale trasformazione non avrebbe avuto gli effetti sperati, e ancora una volta per
            il sovrapporsi di una oggettiva mancanza di risorse e di una mentalità imperante
            legata a schemi sorpassati. E questo nonostante le analisi di carattere tecnico
            fossero generalmente corrette.
               Nel 1937, quando si era concretizzato il progetto di dislocare in Libia delle
            grandi unità nazionali, gli studi sulla mobilità in zone desertiche a fondo sabbioso
            avevano escluso l’impiego di autocarrette con gommatura semipneumatica e di
            autocarri leggeri, raccomandando l’utilizzo di autocarri pesanti con motore diesel,
            come i Lancia 3RO, all’epoca non ancora in servizio, con gommatura pneumatica
            a bassa pressione, filtri antisabbia, serbatoi supplementari per combustibile e
            acqua, paletti e tavole da utilizzare in caso di insabbiamento, mentre il carico
            avrebbe dovuto essere ridotto dai 6000 kg della versione base a non più di 3500-
            4000 kg. Per i piccoli carichi sarebbe stato utilizzato il camioncino FIAT 508M
            con una capacità di 350 kg,  che, in servizio dal 1933, doveva essere sostituito
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            a partire dal 1938 dal FIAT 508CM, derivato dalla versione militare della FIAT
            508C Nuova Balilla.
               Nel  febbraio  del  1938  i  due  corpi  d’armata  dislocati  in  Libia  avevano  in
            dotazione  un  certo  numero  di  autocarri  leggeri,  autocarrette  e  motocicli  e
            disponevano degli autocarri pesanti Lancia 3RO necessari per il trasporto dei
            pezzi di artiglieria di piccolo calibro e per il traino di quelli di medio calibro, ma non
            di quelli necessari per il trasporto della fanteria.  Durante le grandi manovre del
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            maggio del 1938 emerse chiaramente che anche i reparti autotrasportati avevano
            difficoltà ad allontanarsi dalle rotabili per la mancanza di automezzi idonei e
            che questo limitava fortemente le loro possibilità tattiche.  Ogni battaglione di
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            168   Comando  del  Corpo  di  Stato  Maggiore,  Promemoria  per  S.E.  il  Sottosegretario  di  Stato  circa
               automezzi idonei per trasporti in zone sabbiose-desertiche, marzo 1937, AUSSME.
            169   Comando del Corpo di Stato Maggiore, Ufficio Operazioni II, Promemoria per il Sottocapo
               di S.M. Operazioni. Automezzi delle unità metropolitane in Libia. Esperimenti, 1° febbraio 1938,
               AUSSME.
            170   Governo  Centrale  della  Libia,  Comando  Superiore  Forze  Armate  Africa  Settentrionale,
               Esercitazioni Anno XVI in Libia (XI-XXIV maggio 1938 – XVI). Relazione, AUSSMA.


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