Page 213 - Scenari Sahariani - Libia 1919-1943. La via italiana alla guerra nel deserto
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La Difesa DeL sahara Libico (1940-1943)


            a Siwa. Anche l’organizzazione fu rivista: sciolta la pattuglia “H” per recuperare
            personale a vantaggio della “R” e della “T”, tutte le pattuglie furono articolate in
            mezze pattuglie, identificate dalla lettera distintiva e dal numero 1 o 2, e vennero
            riequipaggiate sostituendo gli autocarri Chevrolet con autocarri Ford F30, sempre
            da una tonnellata e mezza (30-cwt).  La decisione di alleggerire la struttura della
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            pedina operativa base era finalizzata a renderle ancora più elusive nei movimenti
            e a facilitarne altresì l’occultamento anche nei confronti della ricognizione aerea,
            mantenendo comunque una capacita di combattimento adeguata per attacchi del
            tipo mordi e fuggi.

               L’operazione Crusader avrebbe poi visto un altro salto di qualità quando,
            il 24 novembre, in ragione delle difficoltà che l’8  Armata stava incontrando,
                                                           a
            Prendergast ricevette via radio l’ordine di sospendere l’attività di osservazione e
            di agire in modo aggressivo contro gli obiettivi che gli si fossero presentati. Quella
            notte stessa la pattuglia “G1” diede il via a questa nuova fase delle operazioni
            attaccando un’autocolonna in sosta presso una casa cantoniera della Via Balbia,
            e  il giorno dopo si  ripetè  ai danni  di un convoglio di autocisterne.  Queste
            incursioni, e quelle che seguirono per opera soprattutto delle pattuglie “R2”,
            “S2”, “Y1” e “Y2”, valsero a creare un diffuso clima di allarme e a interrompere
            il traffico stradale in attesa dell’adozione di misure difensive adeguate proprio
            nel momento più critico della battaglia in corso nella Marmarica, contribuendo
            così alla decisione di Rommel di evacuare la Cirenaica. Le sue unità motorizzate
            e  corazzate rischiavano  di essere  paralizzate  dalla  mancanza  di carburante
            determinata sia dalle perdite subite in mare dai convogli provenienti dall’Italia, sia
            dall’interruzione pressoché totale dei movimenti stradali in partenza da Tripoli
            e Bengasi.
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                     Un carro armato britannico Matilda Mk II in sosta accanto a un autocarro SPA Dovunque 35
                     armato con una mitragliera contraerea Breda 20/65 mod.1935 immobilizzato e abbandonato.
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            44   Tipicamente in questo periodo una mezza pattuglia aveva un autocarro Chevrolet 15-cwt
               e  4  Ford F40,  l’altra 6  autocarri Ford F30,  con  la consueta  dotazione di  mitragliatrici  e
               fucili anticarro. La squadra comando dei due squadron, A e B, era montata su due autocarri
               Chevrolet 15-cwt. L’organizzazione era completata da un reparto di supporto con compiti
               di natura logistica alle dirette dipendenze di Prendergast. (A. MOLINARI, Desert Raiders op.
               cit., p. 21)
            45   J. W. GORDON, Dietro le linee di Rommel op. cit., p. 138-140.


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