Page 235 - Scenari Sahariani - Libia 1919-1943. La via italiana alla guerra nel deserto
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La Difesa DeL sahara Libico (1940-1943)
delle basi logistiche avversarie nel Tibesti, ove fosse stato possibile accertarne
l’ubicazione.
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A partire dal 3 novembre i principali campi di aviazione della regione
sahariana vennero quindi attrezzati per accogliere dei CR.42, secondo un’ipotesi
di impiego che prevedeva il possibile utilizzo di un intero gruppo, e il 5 novembre
una sezione di questi biplani si rischierò dall’aeroporto K.2 di Bengasi a Gialo,
affiancandosi alla 26 Squadriglia. Per quanto riguarda l’attività operativa, il 4
a
novembre un S.79 della 175 Squadriglia decollato da Hon per una ricognizione
a
sulla zona di Bardai, nella regione del Tibesti, bombardò un accampamento a
Zouar, una delle località di radunata delle forze della Francia Libera.
Leclerc era in effetti intenzionato ad agire in concomitanza con l’operazione
Crusader, lanciata dall’8 Armata britannica il 18 novembre 1941, ma la
a
preparazione logistica richiese più tempo del previsto e quel ciclo operativo si
esaurì prima che potesse far entrare in azione le sue forze. La minaccia contro
il Sahara Libico mancò così per il momento di materializzarsi ma l’aviazione
sahariana fu comunque interessata dagli eventi che si svilupparono in Cirenaica.
Alle 9:30 del 18 novembre, infatti, 6 Hurricane mitragliarono il campo di Gialo
a
danneggiando al suolo un CR.42 e un Ghibli della 26 Squadriglia, e avendo
rapidamente ragione dei due biplani da caccia che si erano alzati in volo per
affrontarli. Due ore più tardi l’attacco fu ripetuto da un solitario bimotore
Blenheim le cui bombe però non esplosero e che venne dato per probabilmente
abbattuto dalla reazione della contraerea. Il pomeriggio del 21 novembre un
Ghibli della 26 segnalò una colonna di automezzi a Uadi Huseim e l’indomani,
a
tra le 10 e le 11 del mattino, due Ca.309 attaccarono un altro concentramento
di mezzi avversari nei pressi dell’oasi di Gicherra, sganciando 56 spezzoni senza
con questo modificare il corso degli eventi. La non lontana oasi di Augila fu
a
infatti occupata nelle stesse ore da forze britanniche e alle 13 la 26 Squadriglia
ebbe l’ordine di trasferirsi ad Agedabia, che i 3 Ghibli efficienti raggiunsero nel
pomeriggio, decollando mentre sul campo si affacciavano automezzi avversari in
ricognizione. L’oasi di Gialo sarebbe caduta in mani britanniche due giorni dopo
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e in quella circostanza furono fatti prigionieri i 22 uomini della 26 , specialisti e
a
personale di governo, lasciati indietro per mancanza di mezzi di trasporto.
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81 Comando Supremo, 1° Reparto-Ufficio Operazioni, Eventuali azioni degaulliste dal Ciad,
promemoria del 23 ottobre 1941, AUSSME, Rep. I-4, b. 18, f. 2.
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a
82 Diario Storico 26 Squadriglia Sahariana, ottobre-dicembre 1941, Diari storici 2 Guerra
Mondiale, AUSSMA, Rep. 446.
83 Quello stesso 23 novembre cadde in combattimento anche un ufficiale osservatore della 26 a
Squadriglia, il sottotenente Pierpaolo Mauri, abbattuto a bordo di un Ca.311 della 32 che
a
avrebbe dovuto guidare verso Gialo una formazione di velivoli da caccia.
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