Page 236 - Scenari Sahariani - Libia 1919-1943. La via italiana alla guerra nel deserto
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Scenari Sahariani – Libia 1919-1943 “La via itaLiana aLLa guerra neL deserto”


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               Il 25 novembre la 26  rientrò  a Hon  con due  soli velivoli, lasciando in
            riparazione ad Agedabia il terzo, distrutto al suolo l’indomani da un’incursione
            aerea. Si chiudeva così un mese in cui la squadriglia aveva totalizzato 36 sortite
            in condizioni sempre più difficili, fino al punto di vedere quasi azzerata la sua
            capacità operativa. Era del resto tutta l’aviazione del Sahara a essere in crisi, dal
            momento che anche la 99  Squadriglia poteva schierare un numero molto ridotto
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            di velivoli. Alla 99 ,  agli ordini  del  capitano Antonio Romeo,  sarebbero stati
            aggregati i 3 S.79 arrivati a Hon il 17 dicembre, attuando finalmente una delle
            misure di potenziamento individuate qualche mese prima. Era invece esclusa per
            il momento l’assegnazione di velivoli da caccia, stante l’impossibilità di sguarnire
            il fronte di combattimento principale, con la sola eccezione di una squadriglia di
            CR.42 destinata a Hon. La zona di Hon era infatti da considerare a tutti gli effetti
            come facente parte del fronte est, all’epoca appoggiato alla linea El Agheila-
            Marada-Zella di cui Hon era il naturale terminale, e nella zona tra Marada e Zella
            si infiltravano i reparti motorizzati esploranti dell’avversario. Le caratteristiche
            del biplano FIAT non erano certo ottimali per il previsto impiego in ambiente
            desertico e non a caso veniva ordinato che i piloti effettuassero innanzitutto
            qualche missione di ambientamento con i Ghibli,  mentre  ne era escluso
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            l’impiego a grande distanza dal campo anche nell’ipotesi ritenuta impraticabile di
            farli guidare via radio da un ricognitore.  I CR.42 del resto erano generalmente
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            sprovvisti di radio per cui questa soluzione era del tutto teorica, e nella pratica le
            ricognizione armate sarebbero state effettuate soprattutto dai bimotori Ca.309
            dell’aviazione sahariana e Ca.311 dei reparti da osservazione aerea.























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            84   Comando 5  Squadra Aerea, Ufficio Operazioni, Promemoria per l’Ecc. il Capo di S.M. della R.
               Aeronautica, n. 179/OP2 del 18 gennaio 1942, a firma del generale di squadra aerea Vittorio
               Marchesi, AUSSMA, Rep. LT-1 B-1/25-1, b. 37, f. 5.
            85   Promemoria per l’Ecc. il Comandante la V Aerosquadra, n. 1210 del 27 gennaio 1942, a firma del
               generale di squadra aerea Rino Corso Fougier, AUSSMA, Rep. LT-1 B-1/25-1, b. 37, f. 5.


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