Page 301 - Scenari Sahariani - Libia 1919-1943. La via italiana alla guerra nel deserto
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La Difesa DeL sahara Libico (1940-1943)
dei 4000 uomini che si trovavano nel Sahara Libico, dei quali 2300 libici, in buona
parte vincolati al presidio delle oasi. Il Comando Supremo suggeriva quindi di
riportare in Tripolitania la Divisione Giovani Fascisti, al momento ad Agedabia,
per utilizzarla come riserva mobile.
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La questione, fatto salvo il potenziamento delle forze della Tripolitania per il
quale venne deciso l’invio della Divisione Motorizzata Pistoia, fu per il momento
accantonata, ma tornò d’attualità sul finire di agosto, quando nuove informazioni
riportarono l’attenzione sul Tibesti. I rapporti segnalavano infatti l’arrivo a Zouar
di 260 automezzi armati di cannoncino e mitragliatrici, insieme al reclutamento
di guide indigene e alla trasformazione delle stazioni radiotelegrafiche dei presidi
della zona in stazioni mobili. Un informatore giudicato attendibile riferì anche
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di un sensibile aumento del traffico automobilistico sulle piste per Bardai, Zouar
e Ouzu, e pochi giorni dopo un’altra fonte indicò come imminente un attacco
contro il Fezzan lungo la direttrice Ouzu-Gatrun.
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All’inizio di settembre del 1942 le forze dislocate nel Sahara Libico
ammontavano a 4.632 uomini, tra italiani e libici, con 304 automezzi, 88 cannoni
di vario calibro, 43 mortai, 346 tra mitragliatrici e fucili mitragliatori distribuiti
tra le 7 compagnie e le 3 batterie mobili e i presidi fissi presenti nelle principali
località. Per rinforzare questo dispositivo il Comando Supremo decise di trasferire
immediatamente in Africa Settentrionale per via aerea, da Castelvetrano a Tripoli,
563 uomini, 71 mitragliatrici, 37 tra mitragliere da 20 mm e cannoni da 47/32.
Era inoltre previsto l’invio urgente di alcune decine di automezzi, tra i quali i
primi esemplari di camionetta desertica tipo A.S.42, nell’attesa che la situazione
dei trasporti consentisse il trasferimento di un reparto organico motocorazzato
da impiegare come massa di manovra. Infine i principali campi di aviazione del
Fezzan dovevano essere pronti ad accogliere in caso di necessità aliquote di
caccia e bombardieri.
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A modificare lo scenario, e a destare ulteriore preoccupazione, sopraggiunsero
le incursioni britanniche di mezzo settembre, condotte da forze consistenti
delle quali una quota parte significativa era arrivata in prossimità dell’obiettivo
provenendo dal deserto. Motivo di riflessione era soprattutto quanto accaduto
170 Comando Supremo, 1° Reparto – Ufficio Operazioni, Eventuali azioni degollisti (e di ribelli libici)
dal Tibesti, promemoria del 2 luglio 1942, AUSSME, Rep. I-4, b.18, f.2.
171 Comando Superiore Forze Armate della Libia, Stato Maggiore, Informazioni sul Tibesti, n.
01/16845 Op. del 27 agosto 1942, AUSSME, Rep. I-4, b.18, f.2.
172 Comando Supremo, Servizio Informazioni Militare, copia telegramma E/6546/M pervenuto
da DELEASE, 6 settembre 1942, AUSSME, Rep. I-4, b.18, f.2.
173 Comando Supremo, 1° Reparto, Ufficio Operazioni, Probabili azioni nemiche contro il Fezzan, n.
482 del 7 settembre 1942, AUSSME, Rep. I-4, b.18. f.2.
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