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104 Uomini della marina 1861-1946
BURGOS di POMARETTO GIANROBERTO Ricercato, fu più volte arrestato, riuscendo sempre a riguada-
gnare la libertà; per l’attività svolta in zona di guerra, operando
Ammiraglio di divisione (t.o.), medaglia d’argento al valo-
re militare, medaglia di bronzo al valore militare, commenda- attivamente anche con le missioni militari alleate nel fronte
clandestino di Resistenza della R. Marina, meritò la medaglia
tore dell’ordine della Corona d’Italia, ufficiale dell’ordine dei d’argento al valore militare.
santi Maurizio e Lazzaro. Partigiano combattente. Promosso capitano di vascello nel 1946, lasciò l’anno suc-
Nato a Fossano (Cuneo) il 9 novembre 1901, entrò nell’Ac-
cademia Navale di Livorno nel 1916, uscendone guardiamari- cessivo il servizio a domanda; nella riserva navale fu promosso
contrammiraglio nel 1961 e ammiraglio di divisione a “titolo
na nel 1921. Da giovane ufficiale ebbe vari imbarchi su coraz- onorifico” nel 1970.
zate e incrociatori; negli anni 1922-1924 partecipò all’ultima Si spense a Udine il 25 aprile 1970.
campagna dell’incrociatore Calabria in Estremo Oriente e
quindi, da tenente di vascello, ufficiale in 2 del posamine Le-
a
panto in servizio coloniale in Mar Rosso nel periodo 1929- BURZAGLI ERNESTO
1931, assunse nel marzo del 1930 il comando interinale del
Comando superiore navale in Mar Rosso, del Lepanto e del Ammiraglio di squadra designa-
comando Marina di Massaua (Eritrea). to di armata con rango di armata,
Successivamente, anni 1933-1934, ebbe il comando di ufficiale dell’ordine militare di Sa-
unità veloci e dopo aver frequentato il corso subacqueo fu voia, medaglia di bronzo al valore
imbarcato su sommergibili; promosso nel 1935 capitano di militare, cavaliere di gran croce de-
a
corvetta, fu comandante in 2 dell’esploratore Leone, quindi corato del gran cordone dell’ordine
comandante del cacciatorpediniere Francesco Nullo, dislocato della Corona d’Italia e dell’ordine
in Mar Rosso durante il conflitto italo-etiopico (1935-1936) e dei santi Maurizio e Lazzaro. Capo
nel 1937 al comando della nuova torpediniera Cassiopea. di stato maggiore della Marina. Stu-
Dal maggio del 1938 fino al luglio del 1942 fu aiutante dioso di scienze nautiche. Senatore
di campo effettivo di S.A.R. Aimone di Savoia Aosta, duca del Regno.
di Spoleto poi d’Aosta; nell’agosto del 1942, in comando del Nato a Modena il 7 giugno 1873, fu ammesso all’Accade-
cacciatorpediniere Vincenzo Gioberti, impegnato in missioni mia Navale di Livorno nel 1887 e nominato guardiamarina nel
di scorta, fu gravemente ferito nel corso di un attacco di aero- 1892. Da ufficiale inferiore fu imbarcato su unità maggiori, tra
siluranti britannici, venendo a lungo ricoverato in ospedale per le quali le corazzate Francesco Morosini e Italia e da tenente
le cure del caso. Per il comportamento fermo e determinato in di vascello ebbe il comando di torpediniere. Negli anni 1904-
azione, fu decorato della medaglia di bronzo al valore militare 1906 fu addetto navale a Tokio e nel 1912, capitano di corvet-
sul campo. ta, fu posto al comando del nuovo cacciatorpediniere Intrepi-
L’armistizio dell’8 settembre del 1943 lo colse in Carnia in do, nave importante e moderna che rappresentava una radicale
licenza di convalescenza e, pur volendo portarsi al Sud, non trasformazione delle similari unità dell’epoca.
riuscì nell’intento; nel 1944 aderì al locale Comitato di Libe- Capitano di fregata nel 1914, durante la prima guerra mon-
razione Nazionale come rappresentante del partito liberale, e diale (1915-1918) ebbe, fra gli incarichi più importanti, quello
quindi raggiunse la brigata partigiana “Osoppo”, assumendo di sottocapo di stato maggiore del comando in capo dell’Ar-
il comando di un battaglione stanziato nella Valle di Gorto. mata e di comandante e capo squadriglia sul cacciatorpedi-
Il cacciatorpediniere Vincenzo Gioberti, che al
comando di Burgos di Pomaretto compì numerose
missioni di scorta convogli nel Canale di Sicilia.