Page 101 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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               BUCCI ENRICO                                            BUCCI UMBERTO
                  Capitano di fregata, medaglia d’argento al valore militare   Ammiraglio  di  squadra  desi-
               (cinque concessioni sul campo), medaglia di bronzo al valore   gnato di armata con rango di arma-
               militare (due concessioni sul campo), croce al merito di guerra   ta,  cavaliere  dell’ordine  militare
               (quattro concessioni), ufficiale dell’ordine della Corona d’Ita-  di  Savoia,  medaglia  d’argento  al
               lia. Osservatore aereo marittimo.                       valore militare  (due concessioni),
                                                                       croce al merito di guerra, cavalie-
                                                                       re di gran croce decorato del gran
                                                                       cordone  dell’ordine  della  Coro-
                                                                       na  d’Italia  e  dell’ordine  dei  santi
                                                                       Maurizio e Lazzaro. Senatore del
                                                                       Regno.
                                                                          Nato a Napoli il 22 maggio del
                                                                       1877,  dodicenne  fu  ammesso  all’Accademia  Navale  di  Li-
                                                                       vorno, conseguendo la nomina a guardiamarina nel 1894. Da
                                                                       ufficiale subalterno alternò imbarchi in incarichi di carattere
                                                                       formativo su grandi navi (corazzate Re Umberto e Ruggiero di
                                                                       Lauria, incrociatore torpediniere Calatafimi), a imbarchi con
                                                                       incarichi specialistici – specializzato in artiglieria e tiro – su
                                                                       varie unità, tra le quali, quelli di maggiore durata, la cannonie-
                                                                       ra Chioggia, la nave scuola Flavio Gioia, l’incrociatore Ame-
                                                                       rigo Vespucci; durante la guerra italo turca (1911-1912), te-
                  L’aerosilurante S.M. 79S, tipo di velivolo su cui il tenente di   nente di vascello, fu in comando di unità sottili, le torpediniere
                   vascello osservatore Enrico Bucci compì numerosissime   Avvoltoio, Sirio, Ardea e Spica, con la quale prese parte alla
                                  missioni di guerra.                  spedizione nei Dardanelli, meritando la prima medaglia d’ar-
                                                                       gento al valore militare e la promozione a capitano di corvetta
                  Nato a San Giuseppe Vesuviano (Napoli) il 29 luglio 1912,   per merito di guerra. Nel corso della prima guerra mondiale
               fu ammesso all’Accademia Navale di Livorno nel 1927, con-  (1915-1918) fu in comando per due anni del cacciatorpedinie-
               seguendo la nomina a guardiamarina nel 1932. Da tenente di   re Insidioso, spesso impegnato in azione nel Basso Adriatico,
               vascello frequentò la Scuola di osservazione aerea di Taran-  nelle quali si distinse per ardimento e risolutezza sì da meri-
               to, dove conseguì la nomina di osservatore aereo marittimo   tare la seconda medaglia d’argento al valore militare; quindi,
               nel 1937, prestando successivamente servizio di volo nel cor-  capitano di fregata con l’incarico di capo di stato maggiore
               so della campagna d’Etiopia (1936-1938) e della spedizione   della divisione esploratori, si distingueva in azione nel Cana-
               d’Albania (1940) imbarcato sull’incrociatore Armando Diaz.   le di Otranto, venendo insignito dell’onorificenza di cavaliere
               L’entrata in guerra dell’Italia nel secondo conflitto mondiale   dell’ordine militare di Savoia.
               (10 giugno 1940) lo colse in servizio aereo su idrovolanti della   Negli anni del primo dopoguerra, capitano  di vascello,
               ricognizione marittima, ma passò poco dopo su aerosiluranti,   dopo  un  periodo  di  imbarco  su  varie  unità  fu  in  comando,
               meritando in combattimento sui mari della Grecia, della Sar-  sull’esploratore Augusto Riboty, della divisione esploratori e
               degna  e  del  Mediterraneo  occidentale  ben  quattro  medaglie   quindi ebbe vari incarichi in destinazioni a terra, tra i quali, da
               d’argento al valore militare sul campo.                 ricordare, il comando della Scuola meccanici di Castellamma-
                  Promosso capitano di corvetta per meriti di guerra nel 1942,   re di Stabia, la presidenza della Commissione piroscafi a Na-
               assunse il comando dell’avviso scorta Orsa, adibito a missioni   poli, la carica di capo di stato maggiore del dipartimento ma-
               di scorta convogli in Mediterraneo; nel corso di tali missioni   rittimo del basso Tirreno e, contrammiraglio nel 1926, a Roma,
               subiva violenti attacchi aerei e subacquei, ai quali reagiva con   capo di Gabinetto del ministro della Marina e, al ministero,
               ardimento, iniziativa, e perizia, abbattendo con le armi di bor-  direttore generale del personale e dei servizi militari; nei primi
               do un aereo e danneggiando un sommergibile, che fu costretto   anni Trenta, ammiraglio di divisione, esercitò a bordo dei nuo-
               a desistere dall’azione. Citato nei bollettini di guerra n. 835 e   vi esploratori classe “Navigatori” il comando della divisione
               838 del mese di settembre 1942 e decorato dal comando delle   esploratori, partecipando in Atlantico alla crociera in appoggio
               Forze germaniche della croce di ferro di 2 classe.      alla trasvolata atlantica del generale Italo Balbo e quindi a ter-
                                                  a
                  Dopo  la  dichiarazione  dell’armistizio  dell’8  settembre   ra assolse all’incarico di ispettore di allestimento e presidente
               1943  rimase  in  territorio  occupato  dalle  Forze  germaniche.   della commissione di collaudo degli incrociatori e dei caccia-
               Alla fine della guerra lasciò il servizio per infermità dovuta   torpediniere e per due anni, a Taranto, di comandante in capo
               a cause di servizio in guerra. Promosso capitano di fregata in   del dipartimento marittimo dello Ionio e del Basso Adriatico.
               ausiliaria nel 1957.                                       Nel periodo della guerra etiopica (1935-1936) e dell’inter-
                                                                       vento in Spagna (1936-1938), già ammiraglio di squadra, fu
                                                                                                              a
                                                                       per circa tre anni a Taranto in comando della 1  Squadra nava-
                                                                       le, prima a bordo dell’incrociatore pesante Zara e quindi della
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