Page 99 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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Dizionario Biografico 99
Esponente di rilievo sin dalla prima ora del movimento pa- di rotta sul sommergibile Enrico Toti, sul quale compì la cir-
triottico della Versilia e della Lunigiana, che guidò con passio- cumnavigazione dell’Africa ricevendo un elogio dal capo del
ne, nobile ideale e determinazione. La sua figura è tratteggiata governo, e poi sullo Zaffiro come ufficiale in 2 , conseguendo
a
nel volume Il clandestino, di Mario Tobino, con il nome fittizio la promozione a tenente di vascello nel 1935.
di “Ammiraglio Saverio”, edito nel 1962 da Mondadori (Pre- Dopo aver frequentato il corso T (Torpedini) presso il co-
mio Strega), libro che ebbe una trasposizione in film televisivo mando armi subacquee della Spezia e aver trascorso un breve
nel 1965 dal titolo L’ammiraglio, di Anton Giulio Majano. periodo di imbarco su unità di superficie, nel 1938 venne nuo-
a
vamente destinato sui sommergibili: ufficiale in 2 sul Balilla
e sul Guglielmotti e quindi con l’incarico di segretario del 1°
BRUNETTA AGOSTINO Gruppo sull’H 6 e sullo Scirè. Due giorni prima dell’entrata in
guerra nel secondo conflitto mondiale, 8 giugno 1940, assunse
Tenente di vascello, medaglia d’ar-
il comando del sommergibile Iride, destinato nel successivo
gento al valore militare (tre conces- mese di agosto al trasporto di mezzi d’assalto subacquei per
sioni), medaglia di bronzo al valore l’attacco contro la base britannica di Alessandria d’Egitto. Il
militare (due concessioni). Pilota di sommergibile, mentre era alla fonda nel Golfo di Bomba (Ci-
idrovolante. renaica) per gli ultimi preparativi per l’azione, fu attaccato da
Nato ad Azzano Decimo (Udine) il
13 marzo 1895, negli ultimi mesi del tre velivoli siluranti avversari, che l’affondarono unitamente a
una nave ausiliaria; sbalzato in mare dall’esplosione con alcuni
1915, a prima guerra mondiale in atto, uomini dell’equipaggio, sebbene ferito, col suo esempio seppe
fu chiamato alle armi per adempie- mantenere un contegno calmo dei naufraghi fino all’arrivo dei
re agli obblighi di leva, conseguendo soccorsi, ottenendo con ciò il riconoscimento della medaglia
nel febbraio del 1916 la nomina ad aspirante guardiamarina d’argento al valore.
di complemento. Dopo un corso di pilotaggio di idrovolanti Fallito il primo tentativo di attacco al porto di Alessandria,
a Venezia, fu destinato presso la locale squadriglia, prenden- nell’ottobre del 1940 al comando del sommergibile Gondar,
do parte a missioni aeree sul cielo delle basi navali avversa- modificato per il trasporto di mezzi d’assalto subacquei, si
rie dell’Alto Adriatico, segnalandosi sempre per ardimento, accinse a ripetere l’azione, nuovamente frustrata nel corso
coraggio e grande abilità. In particolare, per le prove date in dell’avvicinamento all’obiettivo da mezzi aeronavali britanni-
due missioni di bombardamento nel 1916 e in tre missioni di ci, che lo costrinsero, per i gravi danni riportati, all’autoaffon-
ricognizione nel 1917, meritò le medaglie al valore militare damento del battello dopo aver messo in salvo l’equipaggio.
più sopra riportate. Guardiamarina di complemento nel 1916, Per la forza d’animo, il sangue freddo e il valore dimostrati
fu promosso sottotenente di vascello per merito di guerra nel durante l’intera azione fu decorato della medaglia di bronzo
1917 e quindi nel 1919 trasferito per merito di guerra nel servi-
al valore militare. Catturato, fu avviato in campo di prigionia
zio permanente effettivo, venendo nello stesso anno promosso
in India, rimpatriando nel 1944 con la promozione a capitano
tenente di vascello.
di corvetta.
Destinato alla Stazione idrovolanti di Spezia nel luglio del
Ebbe quindi il comando del cacciatorpediniere Alfredo
1920, il 21 dello stesso mese, durante un normale volo di ad- Oriani e, capitano di fregata nel 1946, fu destinato all’ispetto-
destramento, perì per incidente. rato delle Forze navali, assumendo quindi l’incarico di sotto-
A ricordo della sua breve ma intensa vita nell’Aviazione a
della Forza Armata, la Marina memore del suo sacrificio inti- capo di stato maggiore della 2 Divisione navale; fu nel bien-
nio 1951-1952 comandante di due squadriglie corvette della
tolò a suo nome l’idroscalo di Orbetello.
Scuola di comando navale e nei due anni seguenti fu destinato
a Livorno all’Accademia Navale con l’incarico di comandan-
te dei corsi allievi. In tale incarico si distinse nel salvataggio
BRUNETTI FRANCESCO
di personale dell’unità ausiliaria americana Grommet Reefer,
Ammiraglio di squadra, medaglia incagliatasi nelle acque antistanti l’Accademia in condizioni
d’argento al valore militare, medaglia di mare e di vento proibitive; per tale coraggioso intervento
di bronzo al valore militare, croce di meritò la medaglia d’argento al valore di Marina.
guerra al valore militare, medaglia Da capitano di vascello ebbe il comando del 1° Gruppo
d’argento al valore di Marina, cava- dragaggio, e nel 1957-1958 del cacciatorpediniere San Mar-
liere di gran croce dell’ordine della co. Contrammiraglio nel 1960 e ammiraglio di divisione nel
Repubblica Italiana. Sommergibili- 1964, ebbe il comando della 3 Divisione e poi della 5 Divi-
a
a
sta. Comandante in guerra di unità sione navale impegnata in una crociera in Atlantico. Promosso
operativa d’assalto. ammiraglio di squadra, fu sottocapo di stato maggiore della
Nato a Spezia il 20 novembre del Marina nel periodo 1967-1970, e quindi in ambito NATO fu
1909, frequentò l’Accademia Navale comandante del Mediterraneo centrale, abbinato all’incarico
di Livorno negli anni 1925-1930, conseguendo la nomina a di comandante in capo del dipartimento militare marittimo di
guardiamarina. Dopo un periodo d’imbarco da sottotenente di Napoli fino al novembre del 1972.
vascello sulla nave scuola Amerigo Vespucci e sull’esplora- Lasciò il servizio nel gennaio del 1973. Morì a Ginevra il
tore Emanuele Pessagno, imbarcò con l’incarico di ufficiale 4 febbraio 1981.