Page 13 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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               Maddalena e Napoli e di altri enti in queste due sedi, fu nel   cariche nella forza armata fra il 1879 e il 1891; entrò nella
               1931 promosso al grado di capitano. Specializzatosi in merce-  Scuola di Marina di Napoli nel 1879, uscendone nel 1884 col
               ologia, nel 1935-1936 fu ufficiale perito del reparto vestiario   grado di guardiamarina; in destinazioni d’imbarco compì lun-
               della Direzione di commissariato di Venezia, attività abbinata   ghe  navigazioni  all’estero,  prendendo  parte  all’occupazione
               a quella di responsabile amministrativo del locale ospedale mi-  di Massaua (Eritrea) nel 1885, alla spedizione internazionale
               litare marittimo e del Gruppo navi di uso locale.       di Creta del 1896, alla campagna in Estremo Oriente durante
                  Dal 1938 al 1940 imbarcato sull’incrociatore Bartolomeo   la rivolta dei boxer (1900-1901) e successivamente fu in co-
               Colleoni con l’incarico di capo servizio amministrativo, fu poi   mando di unità leggere. Nel 1911, capitano di vascello, pochi
               promosso maggiore e destinato per un anno e mezzo, a secon-  giorni prima dello scoppio della guerra italo turca assunse il
               do conflitto mondiale iniziato, a prestare servizio alla Spezia   comando della corazzata Vittorio Emanuele, partecipando al
               presso la locale Direzione di commissariato. Fu imbarcato sul-  ciclo di operazioni in Libia, al bombardamento dei forti fo-
               la nave da battaglia Littorio e poi presso il comando sommergi-  ranei dei Dardanelli, e in Egeo all’occupazione delle isole di
               bili atlantici a Bordeaux, meritando la concessione della croce   Rodi e di Scarpanto, ricevendo l’onorificenza di commendato-
               di guerra al valore militare. Alla proclamazione dell’armistizio   re dell’ordine della Corona d’Italia.
               (8 settembre 1943) rifiutò con pochi altri ufficiali della base at-  Promosso contrammiraglio nel 1916, quando era già in atto
               lantica la collaborazione e quindi, preso prigioniero dalle forze   la prima guerra mondiale, fu destinato a Brindisi al comando
               germaniche, fu internato in campo di concentramento fino al   della divisione esploratori; successivamente, sempre a Brin-
               settembre del 1945.                                     disi, assunse la carica di comandante superiore navale e della
                  Rientrato in Italia col grado di tenente colonnello, fu desti-  piazza militare marittima, avendo alle dipendenze tutte le unità
               nato per due anni a Venezia presso la locale Direzione di com-  navali leggere operanti nel Basso Adriatico e le Forze navali
               missariato, quindi a Roma alla Direzione generale. Promosso   dislocate in Albania. Al comando della Forza navale leggera
               colonnello nel 1953, fu destinato alla Segreteria generale della   italo britannica nel 1917 prese parte, nel Canale di Otranto, a
               Marina.                                                 un’azione contro unità austriache, che impegnò in lungo e vio-
                  Nel periodo 1957-1959 fu direttore a Taranto del Servizio   lento combattimento forzandole al disimpegno e al ritiro; per
               di commissariato, e nel gennaio del 1960 nel grado di maggio-  tale azione gli fu conferita l’onorificenza di ufficiale dell’or-
               re generale tornò a Roma presso la Direzione generale; stando   dine militare di Savoia, da parte britannica il titolo di grande
               in questa destinazione, promosso nel 1964 tenente generale,   ufficiale dell’ordine del Bagno e da parte francese la croce di
               assunse la carica di direttore generale, e le funzioni di Capo   guerra con palma.
               di Corpo. Nel gennaio del 1967 assunse la guida della neonata   Per il lungo comando operativo tenuto in Adriatico, prima
               Direzione generale interforze di commissariato, divenendone   di lasciare Brindisi nel marzo del 1918 e assumere da vice-
               il primo direttore generale. Nel febbraio del 1970 fu collocato   ammiraglio il comando del dipartimento militare marittimo di
               in ausiliaria per limiti di età.                        Taranto, gli fu conferita la croce al merito di guerra.
                  Deceduto a Roma il 20 novembre del 2002.                Alla fine del 1919 fu nominato capo di stato maggiore della
                  Il generale Achilli fu l’uomo di transizione fra un Corpo   Marina, incarico che resse fino al 1921, prendendo parte alle
               imbalsamato in un servizio di intendenza ormai superato e un   trattative per il trattato di Rapallo, per le quali fu insignito del
               organismo logistico nuovo, con più ampio supporto di servizi   titolo di grande ufficiale della Corona d’Italia; fu quindi invia-
               alla Forza Armata.                                      to negli Stati Uniti quale delegato italiano alla conferenza in-
                                                                       ternazionale di Washington sulla limitazione degli armamenti
                                                                       navali, che sancì la parità di tonnellaggio delle corazzate con
                                                                       la Francia, mettendo in luce peculiari qualità diplomatiche e
               ACTON ALFREDO
                                                                       doti professionali che gli valsero, unitamente al conferimen-
                  Ammiraglio  di armata,                               to dell’onorificenza di cavaliere di gran croce dell’ordine dei
               ufficiale  dell’ordine  mi-                             santi Maurizio e Lazzaro, un vivo elogio del capo del governo.
               litare  di  Savoia,  croce  al                             Con la promozione a viceammiraglio di armata, nel 1923
               merito di guerra, cavaliere                             assunse il comando delle Forze navali, che tenne fino al mag-
               di gran croce decorato del                              gio del 1925, quando dal governo fu nuovamente chiamato a
               gran cordone dell’ordi-                                 ricoprire da ammiraglio di armata la carica di capo di stato
               ne  della  Corona  d’Italia  e                          maggiore della Marina, che resse fino al 1927, anno in cui fu
               dell’ordine dei santi Mau-                              nominato senatore; fu quindi presidente del Consiglio supe-
               rizio  e  Lazzaro.  Capo  di                            riore di Marina, presidente del Comitato ammiragli, nel 1930
               stato maggiore della Mari-                              delegato italiano alla conferenza di Londra per la limitazio-
               na. Senatore del Regno.                                 ne degli armamenti navali e nel 1932 delegato suppletivo alla
                  Patrizio  napoletano,  di                            conferenza generale per il disarmo di Ginevra.
               nobile e antica famiglia di                                Nel settembre del 1932, dopo oltre 50 anni di servizio in
               origine  inglese,  nacque  a                            Marina, fu collocato in ausiliaria per limiti di età e anzianità di
               Castellammare di Stabia il                              servizio. Morì a Napoli il 26 marzo 1934.
               2 settembre 1867 dal baro-
               ne Ferdinando (vds.), viceammiraglio che rivestì le più alte
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